Il concessionario del quinto chiosco del lungomare di Latina, andato a fuoco lo scorso maggio, ottiene la sospensione del canone
Nella serata di sabato 13 maggio, il quinto chiosco, sul lungomare di Latina, lato Rio Martino, era stato completamente carbonizzato dalle fiamme in circostanze oscure. Sul dolo né inquirenti né cittadini hanno avuto mai dubbi.
Era solo il preludio a ciò che avvenne il 15 maggio quando anche il primo chiosco fu dato dalle fiamme da mano dolosa. Anche in questo caso, come per il quinto chiosco, era scollegato l’impianto elettrico poiché in fase di montaggio. Un aspetto che portava a escludere nettamente la possibilità di un cortocircuito. La struttura in legno, invece, era stata montata proprio il 15 maggio. Entrambi i gestori, sia del primo che del quinto chiosco, dichiararono di non aver subito minacce o avvertimenti.
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A distanza di mesi, dell’indagine di Procura e Squadra Mobile di Latina non si è saputo più molto. Un’indagine evidentemente complessa che ad oggi non ha portato elementi per una svolta.
Dopo quell’incendio, peraltro, i resti del quinto chiosco furono trovati dalla Polizia Locale sempre sul lungomare ma diversi chilometri più giù, lungo le sponde del Canale Mastropietro che porta alla Parrocchia di Stella Maris.. Un conferimento “creativo” per cui il gestore del chiosco fu denunciato in ordine al reato ambientale.
Ora, anche sulla scorta della richiesta di archiviazione della Procura di Latina, il titolare della Pama srl, così si chiama la società che gestisce il chiosco distrutto dalle fiamme, ha chiesto al Comune di Latina la sospensione della concessione “per la durata strettamente necessaria in considerazione del temporaneo impedimento, ossia per la durata della stagione estiva relativa all’anno corrente (sino al 30 settembre 2023)”. La società chiede che il Comune ” e, conseguentemente, “disponga la scadenza dell’attuale concessione al 30 settembre 2030, al fine di mantenere inalterato l’equilibrio contrattuale” e, contestualmente, in ragione dell’avvenuto pagamento dei canoni concessori relativi al 2023, ha chiesto che gli stessi possano essere accantonati dall’Amministrazione comunale quale acconto per la stagione 2024.
In sostanza, non avendo potuto lavorare nell’estate appena trascorsa, ma pagando comunque il canone, la Pama srl ha ottenuto dal Comune di Latina, tramite la determina del servizio “Patrimonio” datata 23 ottobre, che per la prossima stagione venga già considerato pagato il medesimo canone.
La richiesta è stata motivata dalla circostanza che l’incendio doloso che ha coinvolto il chiosco “ne ha causato la completa demolizione compromettendo la capacità dell’Istante di usufruirne e trarne profitto per la stagione in corso, visti i costi da sostenere per l’installazione di una nuova struttura”.
E per il Comune “tale evento imprevedibile non è imputabile alla condotta della Pama Srl ma dovuto a causa di forza maggiore”.