BORGO PROTETTO DI CORI, OPPOSIZIONE AL SINDACO: “È LEI A DIRE INESATTEZZE”

Area dove dovrebbe nascere il Borgo Protetto
L'area dove dovrebbe nascere il Borgo Protetto

Continua il botta e risposta tra opposizione e sindaco di Cori sulla questione del “Borgo Protetto”. La lettera aperta del consigliere comunale d’opposizione Evaristo Silvi (L’Altra Città)

“Avremmo preferito discutere di queste cose nelle sedi istituzionali – inizia la lettera del consigliere Silvi rivolta direttamente al sindaco di Cori, Mauro De Lillis -, ma, purtroppo, Lei, per partito preso, non risponde mai alle nostre richieste di informazione, chiarimenti, interrogazioni, accesso agli atti. Ci troviamo quindi costretti a uscire pubblicamente sulla stampa con forme di denuncia politica, non essendoci concesso lo spazio istituzionale. E Lei, anche sulla stampa, invece di dare informazioni veritiere, si ostina a fare la Sua propaganda. Replichiamo quindi alle “sue inesattezze” presenti nell’articolo di Latina Editoriale Oggi del 15-10-2023 relative a Borgo Protetto.

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Di un progetto di tale rilevanza i cittadini di Cori ci chiedono informazioni, e i Consiglieri di minoranza, ma non solo, non sono mai stati messi al corrente. La Commissione Urbanistica non è mai stata convocata. Questa la mia PEC del 17-04-2023: Da inoltrare al Sindaco di Cori, in riferimento al messaggio ricevuto dal Consigliere Aristide Proietti Presidente della Commissione Urbanistica, riguardo informativa Borgo Protetto. Il sottoscritto Evaristo Silvi, Capogruppo della lista L’Altra Città espone quanto segue: Ritengo non opportuno, vista l’importanza dell’argomento, partecipare all’incontro ancora non ufficiale di Giovedì 20 aprile... vista l’assenza dell’ing. Comunale Cerbara. Per l’importanza dello stesso, è il Sindaco che deve indire incontro programmato con l’intera maggioranza e minoranza alla presenza dei Tecnici Comunali e con l’intero progetto da sottoporre all’attenzione di tutti i Consiglieri Comunali”. Quindi, Lei il 17 aprile avrebbe voluto che noi accettassimo di partecipare a una Commissione, nemmeno convocata, per il 20 aprile, senza la possibilità di visionare la documentazione e senza poter interloquire con le figure tecniche del Comune: SUAP e Urbanistica istituzionalmente coinvolte nel procedimento?

Lei afferma di aver consegnato tutta la documentazione al Presidente della Commissione Aristide Proietti. A noi non è mai arrivata. Quindi di cosa avremmo parlato? Avremmo dovuto visionare e valutare al momento montagne di carta? Oppure avremmo dovuto conoscere il progetto attraverso il racconto di qualcuno?

E comunque, anche successivamente, la Commissione Urbanistica non è mai stata indetta, la documentazione MAI arrivata.

Ci risulta, differentemente da quanto da Lei affermato, che non siano stati adeguatamente informati neanche i Consiglieri di Maggioranza. Forse, a qualcuno di loro sono state raccontate delle cose generiche e propagandistiche come quelle da Lei pubblicate sul giornale locale. Ad esempio, nel Suo articolo su Il Corace di luglio 2023, Lei afferma: “I cittadini residenti, in condizioni economiche precarie, potranno usufruire della struttura sostenendo costi molto bassi”. Che significa? Qual è il costo mensile per risiedere in una struttura del genere? Dati nazionali del 2018 parlano di un costo medio di oltre 3.000 euro al mese esclusi i servizi 5 stelle di piscina, palestra, cinema, teatro ecc. Quale sarebbe lo “sconto” per i Coresi? Il 10%, il 90%? E per quanti Coresi in condizioni economiche precarie?

Circa il finanziamento PNNR, nell’articolo di stampa, ci siamo espressi al condizionale riportando le ipotesi (o forse semplici illazioni?) che i Cittadini di Cori elaborano in assenza di informazioni ufficiali.

La documentazione della Conferenza dei Servizi non è pubblica, come Lei afferma. In internet è reperibile solo il parere regionale di non assoggettabilità alla Valutazione Ambientale Strategica, senza allegati.

Della Sua affermazione che decine di enti hanno dato parere favorevole” vorremmo conferma dagli atti, e soprattutto vorremmo conoscere il parere regionale della Direzione Urbanistica, perché, ci dispiace dirlo, le Sue parole non bastano.

Dal suo articolo veniamo a conoscenza che, come Lei afferma, per il Borgo Protetto necessita una variante al piano regolatore, per cambiare la destinazione di quell’area: da agricola a servizi privati. Ci chiediamo se la procedura che avete avviato sia corretta.

Lei ha dichiarato che su Borgo Protetto “verrà organizzato un incontro pubblico per presentare alla città l’intera idea progettuale”. Quando? A cose fatte? Come per la Fassa Bortolo?
Noi aspettiamo gli Atti, come richiesto. Se tutto è in regola, la Società non dovrebbe
opporsi, come è già avvenuto per una richiesta analoga, con la motivazione strumentale del “segreto industriale”.

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