Via delle Batterie a San Felice Circeo, l’associazione “Il Fortino” risponde alle dichiarazioni della Sindaca Monia Di Cosimo
“Prendiamo atto che per avere risposte da Sindaca ed Amministrazione sia necessaria una sollecitazione dagli uffici del Prefetto come è accaduto in questo caso (nota del 5 ottobre 2023). Questo conferma il persistere, da parte di questa Amministrazione, della violazione delle Leggi sulla trasparenza amministrativa per quanto concerne gli accessi agli Atti Pubblici.
Ma a questo punto le risposte che attendiamo sono quelle che l’Amministrazione deve fornire alle 3 istanze dei nostri legali ancora non soddisfatte. (12 e 19 settembre c.a). Purtroppo si continua con i comunicati stampa e non con atti formali alle questioni aperte. Non raccogliamo le accuse della Sindaca perché rispettiamo le istituzioni anche se sbagliano. Ci chiediamo cosa sarebbe accaduto se a luglio scorso non fossimo intervenuti noi a sollevare la questione con istanze, esposti, diffide e il nostro dossier.
OGGI IL CANCELLO SAREBBE GIÀ CHIUSO – Respingiamo con forza le accuse di diffamazione , semmai è il contrario nei nostri confronti. Oltretutto non comprendiamo questo atteggiamento verso chi si sta adoperando nell’interesse del territorio e della collettività. Sindaca ma si è per caso mai indignata verso questi privati?
Ribadiamo che questa non è una lotta contro qualcuno, né tantomeno contro l’Amministrazione, ma una battaglia affinché una volta per tutte la strada, rientri nuovamente, a pieno titolo tra i beni del Comune.
In merito alla dichiarazione: “Vi sono atti pubblici che non possono essere disconosciuti a meno che non vi siano altri documenti ufficiali che possano consentire di far valutazioni diverse”, ribadiamo che proprio questi atti di cui si parla nel comunicato, che dovrebbero attestare la strada come privata (contenuti nel nostro dossier) sono gli atti che chiederemo ad un giudice ordinario di annullare o dichiarare nulli.
Contrariamente a ciò che si afferma nel comunicato in oggetto ovvero che “la strada non è mai stata pubblica“ riteniamo di poter affermare esattamente il contrario. Ovvero che non è mai stata privata fino al 4 luglio 2022.
Fino al 1988 era inserita nelle partite speciali strade pubbliche e da marzo 1988 come relitto stradale, sempre comunale. Come ulteriore nostro contributo ci permettiamo di suggerire una ricostruzione a partire dalla cessione del demanio dell’ex Feudo di San Felice a favore di tale Ottavio Giacchetti in cui non sono elencate né la “Via che conduce alle Batterie” né Il Fortino la batteria. (Decreto del Ministero del Tesoro del 1881 n. 73443/14043 registrato dalla Corte dei Conti al 1/06 81 n. 35).
Negli atti successivi di compravendita del feudo, tra privati, non sono mai inclusi e indicati tali beni.
Inoltre, come scritto nella petizione. La strada mai risultata privata negli atti di successione tra gli Aguet e loro eredi e nelle variazioni avvenute negli anni ’50.
Relativamente ad eventuale documenti degli Uffici del Comune a noi risulta solo la risposta ad un nostro esposto del responsabile pro tempore del settore Urbanistica che scrive alla PREFETTURA di LATINA e agenzia Entrate in maniera inequivocabile: “risulta volturata al “Consorzio La Batteria e La Vasca Moresca”, tramite l’esibizione dell’atto notarile pubblico del 23/11/1985 , una porzione di strada comunale già intestata a Comune di San Felice Circeo ed identificata al N.C.T. al Foglio n. 35 particella n. 231 di superficie pari a mq. 5.000.
Il Comune ha chiesto all’Agenzia delle Entrate –la sospensione immediata della Voltura in atti dal 04/07/2022, in quanto viziata da errore di attribuzione del bene al “Consorzio La Batteria e La Vasca Moresca”
Gli Uffici Tecnici e legali del Comune dovrebbero chiarire perché il catasto nel 1988, dopo la presentazione del nostro Dossier trasferì nuovamente la strada al patrimonio del Comune, non tenendo conto dell’atto di compravendita del 1985 tra i privati.
Infatti la stessa Agenzia delle Entrate territorio nella comunicazione del 2022 inviata anche al Comune afferma che “sebbene il frazionamento sia stato approvato dall’allora ufficio tecnico erariale, lo stesso ufficio in data 16 marzo 1988 retrocedeva il terreno censito al foglio 35 particella 231 (ex 85 1⁄2) definendolo quale relitto stradale e riassegnandola al Comune di San Felice Circeo.”
Confermando ciò che si afferma nella petizione.
Relativamente all’annuncio di un possibile esproprio, riteniamo che la procedura implicherebbe il riconoscimento da parte del Comune della proprietà privata della strada.
Trattasi di procedura lunga ed incerta, irta di potenziali imprevisti, che comporta un costo per la collettività. Se non dovesse arrivare a completamento vanificherebbe ogni altro tentativo. Semmai riteniamo opportuno la procedura per usucapione del Bene. Cosa che di fatto già è.
Convinti delle nostre posizioni e dell’importanza di dichiarare una volta per tutte la STRADA PUBBLICA, supportati da quasi 20.000 firme, di cui oltre 3.000 provenienti dal nostro paese, confermiamo la nostra determinazione ad agire nei modi e forme che i nostri legali indicheranno.
In ultimo, confermiamo che discorso analogo alla strada è avvenuto per il Fortino denominato La Batteria. Quindi la presente lotta sarà estesa anche a questo pezzo del nostro patrimonio storico culturale affinché rientri tra i beni della collettività. Abbiamo bisogno dei fondi necessari per sostenere le spese legali ed eventuali altre di natura tecnica e notarile”.
Lo scrive, in una nota, l’associazione “Il Fortino”.