Lo avevamo detto fin dalla prima approvazione che qualcosa nel progetto dell’impianto RAEE non quadrava.
L’IMMOBILE
Tra le criticità riscontrate, quella riguardante la proprietà dell’immobile dentro il quale sarebbe dovuto sorgere l’impianto ha dell’incredibile: l’edificio non era nella piena disponibilità della ditta (Delfer), che inizialmente avrebbe riportato come di sua proprietà un’unità immobiliare di un’altra azienda, la EDILPIEMONTE S.r.l, il cui proprietario ha disconosciuto il contratto precedentemente firmato con la DELFER S.r.l.
Il 30 aprile si è svolta una nuova Conferenza dei Servizi in provincia, durante la quale è stata confermata la mancata disponibilità dell’immobile da parte della ditta richiedente.
Inoltre la destinazione d’uso dell’edificio era differente da quella prevista.
SPECULAZIONE? CHISSÀ…
L’azienda richiedente non si è presentata alla seconda Conferenza dei Servizi indetta dalla provincia, dove avrebbe potuto portare il proprio punto di vista per integrare la documentazione già arrivata all’ente.
Questo atteggiamento, sommato alla mancata disponibilità dell’immobile e all’edificazione di opere abusive, violando alcune prescrizioni della sezione ecologia ed ambiente della Provincia, fa sorgere più di un dubbio che dietro questa opera ci possa essere stata la possibilità di una forte speculazione, in un campo delicato come quello dei rifiuti (leggi qui atto di annullamento da parte della Provincia).
LE MOSSE DELLA POLITICA
LatinaTu ha seguito con attenzione l’iter di approvazione di quest’opera. Inizialmente la giunta Gervasi ha commesso diversi errori, tra cui quello di non presentarsi alla prima conferenza dei servizi sul tema, generando un pericoloso silenzio assenso che inizialmente aveva aperto, con tutta probabilità inconsapevolmente, un’autostrada per la realizzazione dell’opera.
Successivamente il Comune, però, tramite la sua area tecnica, ha prodotto delle osservazioni puntuali che hanno fatto emergere tutte le storture di questo iter, bloccando di fatto la realizzazione dell’opera
Questa volta la politica ha letto i documenti, rispondendo con competenza nel merito, ed evitando un’opera inutile e dannosa.
