L’Altra Città: “Il Sindaco De Lillis e l’Assessore Imperia confermano. L’Amministrazione risponde solo sui giornali, ma non alle interrogazioni della minoranza”
Il consigliere comunale d’opposizione Evaristo Silvi (L’Altra Città) risponde alla replica del Sindaco di Cori, Mauro De Lillis, e dell’Assessora al Bilancio, Simonetta Imperia, su ravvedimento operoso e sui criteri per accedere al fondo regionale finalizzati a prevenire il pre-dissesto finanziario.
“L’introduzione della tax compliance, vale a dire il ravvedimento operoso che consente a quei contribuenti che non hanno pagato la TARI di beneficiare di sgravi sulla mora e sugli interessi – precisa Silvi – è una scelta legittima dell’Amministrazione che noi non abbiamo condiviso. Alla fine dell’anno chiederemo di conoscere quanto è stato incassato con questo ravvedimento operoso.
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Ma quello che ci premeva evidenziare è che questa scelta cozza con la richiesta di accedere al fondo regionale per il pre-dissesto, dove la normativa prevede che i Comuni “abbiano posto in essere ogni azione utile ad arginare lo stato di rischio di dissesto, inclusi il contrasto all’evasione fiscale, l’aumento delle tariffe, la valorizzazione patrimoniale e la razionalizzazione delle spese per fitti passivi, ed a condizione che il contributo stesso risulti determinante per il superamento della predetta situazione”.
“Il Sindaco e l’Assessore affermano di aver chiesto l’accesso al fondo per “accantonare le somme in un fondo contenzioso”. A noi non risulta – afferma Silvi -. E, comunque l’accesso al fondo è riservato, come specificato nei criteri della Regione, ai comuni virtuosi che hanno già messo in campo tutte le misure per prevenire il dissesto finanziario. Ma, come abbiamo avuto già modo di evidenziare, a noi non sembra che sia il caso del Comune di Cori”.
“A fronte dell’invito che ci viene rivolto di “lavorare sulle proposte” – conclude Silvi – vogliamo ricordare all’Amministrazione De Lillis, ed in particolare all’Assessore Imperia, la mancanza di trasparenza. Nessuno sa cosa facciano, ed anche quelli della loro maggioranza lamentano di “essere messi davanti al fatto compiuto”. Inoltre, in molti casi, abbiamo riscontrato anche il ricorso a comportamenti non del tutto chiari. E gli esempi non mancano: dalla gestione “allegra” dei lavori pubblici e dei soldi erogati illegittimamente a titolo di incentivi alle funzioni tecniche, alle scelte urbanistiche, e così via…tutte interrogazioni, anche queste, alle quali non abbiamo avuto risposta. Risposte che stiamo cercando altrove”.
