Definanziamento Pnrr, dopo le rassicurazione del Ministro Fitto, interviene anche il deputato del PD Nicola Zingaretti
In merito al definanziamento PNRR per un ammontare di circa 16 miliardi – spiega una nota del Partito Democratico di Latina -, la destra, anziché ammettere di aver commesso un errore come a chiunque può capitare, si arrampica sugli specchi attaccando l’opposizione e cercando di gettare fumo negli occhi della popolazione.
Hanno definanziato le misure a sostegno dei Comuni immaginandoli in ritardo rispetto alle progettazioni e realizzazioni delle opere per accorgersi, solo successivamente, che tale lettura dei fatti non corrispondeva alla realtà. Questa vera e propria mozione di sfiducia del Governo nei riguardi delle amministrazioni locali si è scontrata con una realtà diametralmente opposta nella quale i Comuni, al contrario, si erano portati molto avanti con un lavoro diligente svolto negli ultimi due anni.
Ancora una volta, purtroppo, – conclude la nota del PD – l’ultima audizione del Ministro Fitto conferma l’allarme lanciato dal PD: Il definanziamento è certo, la ricerca di risorse alternative solamente una probabilità. Un anno di sole promesse sta generando, purtroppo per il Paese, l’unico scenario possibile: il caos.
“La destra – spiega Nicola Zingaretti, deputato ed ex Presidente della Regione Lazio – addita i rischi di definanziamenti al Pnrr verso i Comuni come “bufale della sinistra”. Eppure la proposta di modifica presentata dal Ministro Fitto a luglio prevede di togliere dal Pnrr miliardi di euro destinati proprio ai Comuni. Questo è un fatto certificato e osservato dallo stesso Servizio di Bilancio della Camera. Il Governo troverà linee di finanziamento alternative per coprire gli interventi previsti? Vedremo. Noi saremmo felici. Ad ora non si capisce dove; anzi in vista del prossimo bilancio si parla di tagli come quelli già avvenuti a dicembre sulla spesa reale di sanità e scuola. Noi sicuramente ci batteremo per avere tutte le risorse e vigileremo affinché non si operino trasferimenti che alla fine definanzierebbero altre opportunità”.