“A poche ore dall’approvazione delle nuove norme del codice rosso da parte della Camera, la visione del film “Sei sicuro che la ami?” di Cristian Goffredo Miglioranza, appare come una nuova chiamata alla responsabilità collettiva. È una storia cruda, che arriva diretta alla mente dello spettatore, invitandolo ad un’azione sinergica di contrasto al femminicidio e alla violenza di genere. A partire dall’aspetto culturale, primo baluardo contro ogni tipo di sopraffazione, perché è proprio nei retaggi di una società patriarcale che non contempla per la donna nessuna emancipazione, che si annida il gene del male.
Sono ottime le disposizioni del nuovo codice rosso, dall’ampliamento della tutela delle vittime alla celerità dell’intervento dell’autorità, dall’ accelerazione dei procedimenti all’inasprimento delle pene, che si affiancano a quelle introdotte nel 2019 con la punizione dei matrimoni combinati, delle lesioni al volto e del revenge porn, e a quelle della legge sullo stalking e sugli atti persecutori. Ma occorre dare un impulso importante alla prevenzione del fenomeno, che ci vede disgraziatamente tra i 5 paesi in Europa con il più alto numero di vittime di femminicidio, insieme a Francia, Germania, Regno Unito e Spagna. Soprattutto attraverso attività informative e di educazione nelle scuole di ogni ordine e grado, riportando l’attenzione sul loro ruolo istituzionale di formazione dell’individuo sotto ogni profilo. Personalmente mi attiverò per promuovere percorsi preventivi tra le nuove generazioni e per spronare le amministrazioni comunali a perseguire tali scopi, anche attraverso la visione del film di Miglioranza nelle piazze e nei luoghi di cultura, perché merita di essere condiviso per il tenore della scrittura filmica.
Solleciterò, infine, le istituzioni comunitarie a porre un’attenzione ancora maggiore su questo delicato e sempre più imponente problema sociale, anche mediante un’apposita interrogazione che depositerò nei prossimi giorni presso il Parlamento Europeo. L’Europa deve prendere una strada netta al riguardo dotando la comunità di ogni strumento utile alla prevenzione e al contrasto del femminicidio, della violenza di genere e di ogni altra forma di sopraffazione, sia essa fisica o psicologica. Accelerare su questo fronte è un dovere civile e un obbligo morale”
Lo dichiara in una nota l’Eurodeputato della Lega – Gruppo ID, Matteo Adinolfi.