COLLEGIO DEI REVISORI A TERRACINA, EUROPA VERDE: “NOMINA CHE NON CONVINCE”

Gabriele Subiaco
Gabriele Subiaco

La nomina del nuovo collegio dei revisori dei conti del Comune di Terracina non convince il consigliere di opposizione Gabriele Subiaco (Europa Verde). L’esponente politico spiega perché è stato l’unico a votare contro in consiglio comunale e chiede di velocizzare l’iter di regolamentazione della Commissione”

Nella seduta del Consiglio Comunale del 5 settembre 2023 uno dei punti all’ordine del giorno era la nomina del Nuovo Collegio dei Revisori dei Conti. La Delibera di nomina è stata votata il 5 settembre da 21 consiglieri sui 22 presenti in aula, unico voto contrario quello del Consigliere di Europa Verde Gabriele Subiaco. La delibera è stata votata dopo la scelta del Presidente del collegio avvenuta a scrutinio segreto che ha visto 18 voti per il Presidente neo eletto e 4 schede bianche.

“Nonostante la nomina del Presidente del collegio dei revisori debba seguire una procedura di legge (art. 16, comma 25 bis del D.L. 13 agosto 2011, n. 138), come è stato fatto, tuttavia restiamo perplessi su alcuni elementi di metodo:

  • innanzitutto il fatto che si sia arrivati ad applicare l’art 16 comma 25 bis che dice che le scelta del Presidente del collegio dei revisori spetta al Consiglio Comunale dopo che nella prima proposta di Delibera presentata in commissione Bilancio (la settimana scorsa) la scelta nominativa era già stata fatta direttamente dall’Amministrazione e ricadeva proprio sul professionista che alla fine infatti è stato eletto Presidente nella seduta del Consiglio del 5 settembre.
  • Non ci convince molto neanche il fatto che si debba votare a scrutinio segreto (come però è prassi), perché riteniamo che il voto potrebbe e dovrebbe essere palese proprio per rispettare i criteri di trasparenza, ai quali la nomina di un Presidente di un organo di garanzia fondamentale dell’ente comunale dovrebbe conformarsi, facendo si che ogni consigliere, con il voto palese, si assuma davanti ai cittadini la responsabilità della propria scelta.
  • Poi, il fatto che un consigliere comunale sia chiamato a fare la scelta del Presidente del collegio in una lista di nomi del Ministero, non avendo di fatto alcun elemento per poter decidere in merito è francamente singolare. A questo punto, anche il Presidente, analogamente a quanto viene fatto per gli altri due membri del collegio, potrebbero essere scelti con l’estrazione a sorte tra i candidati appartenenti all’elenco del Ministero dell’Interno, sarebbe più equo ed eviterebbe nomine politiche di carattere discrezionale, che possano quindi mancare della necessaria terzietà.

A nostro avviso, la scelta del Presidente di un organo di garanzia fondamentale per la vita dell’Ente come il Collegio dei Revisori, dovrebbe investire l’Ente di una responsabilità precisa nella selezione delle candidature, vagliandole preliminarmente sulla base di Criteri di Valutazione Oggettivi che non possono ovviamente prescindere dalla professionalità, rettitudine ed onorabilità, ma anche l’assenza di provvedimenti ed implicazioni di qualunque sorta in ambito giudiziario e contabile e valutando soprattutto l’assoluta Terzietà del candidato rispetto all’Ente comunale, escludendo quindi candidature che siano già state oggetto, in passato, di incarichi fiduciari e di natura politica da parte di questo Comune, come pare del tutto ragionevole in generale, ed ancora di più data la natura e la delicatezza dell’organismo che si va ad eleggere.

Criteri di valutazione oggettivi che a nostro avviso dovrebbero ispirare sempre l’azione amministrativa indirizzandola verso il perseguimento dell’interesse pubblico e il controllo sulla gestione e sui risultati come ribadito dalla normativa sul controllo analogo (ANAC) e dagli indirizzi per la nomina e designazione di rappresentanti del comune presso Enti, Aziende ed Istituzioni che è stato uno dei primi atti di questa consiliatura, approvato all’unanimità nella seduta di Consiglio comunale del 30 giugno scorso. Atti che vanno in questa direzione e che spingono ad una migliore organizzazione di tali controlli, e al rafforzamento di tali presidi, i quali non possono essere lasciati solo ad iniziative estemporanee di qualche accorto Consigliere ma necessitano di un quadro organizzativo strutturato e dedicato ,all’interno del quale assume un ruolo fondamentale una commissione politica di controllo ed indirizzo come la Commissione Controllo, Garanzia e Trasparenza”.

“Le precedenti osservazioni e perplessità sono state, da me, già tutte riportate nella Commissione Bilancio del 4 settembre, chiamata con urgenza il giorno prima del Consiglio. A mio giudizio le scelte che una Amministrazione fa vanno sempre e comunque motivate e sia sempre un errore nascondersi dietro uno scrutinio segreto, anche se questo è consentito dalla legge ed è prassi consolidata, come in questo caso. Ora, visto che questa scelta è di particolare delicatezza per il ruolo cruciale e l’importanza che riveste il Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti – oltre che essere un costo per l’Ente non certo irrilevante visto che parliamo di quasi 90.000€ in tre anni-  la scelta fatta dalla Maggioranza e da un pezzo della Minoranza di nominare come Presidente del Collegio dei Revisori un professionista che ha ricoperto in precedenza un ruolo di nomina politica e quindi di natura fiduciaria essendo stato già Presidente dell’Azienda Speciale nel 2012, a mio giudizio, non da sufficienti garanzie in termini di terzietà rispetto all’ente nel quale dovrà operare come Presidente del Collegio dei Revisori dei conti, da qui la mia decisione di votare contro, unico tra i consiglieri presenti.

Mi preme ricordare anche l’impegno che il Sindaco, il Consiglio Comunale ed il suo Presidente hanno assunto nella seduta di Consiglio del 28 luglio scorso  formalizzato in una nota a firma del Presidente del Consiglio e dei capigruppo consiliari, di completare entro fine anno l’iter per l’operatività della Commissione Controllo, Garanzia e Trasparenza, istituita con una delibera di Consiglio già nel 2016 e da allora stranamente dimenticata in un cassetto per sette anni. Commissione Trasparenza attiva ed operativa nella maggior parte dei Comuni della nostra provincia, come leggiamo quotidianamente sui giornali, e che sembra essere invece, chissà perché, un tabù solo nel Comune di Terracina. Vogliamo che sia velocizzato l’iter di regolamentazione della Commissione Trasparenza e notiamo invece un certo lassismo nell’affrontare tutti i passi necessari!”, dichiara Gabriele Subiaco Consigliere al Comune di Terracina per Europa Verde Terracina, co-portavoce di Europa Verde Terracina, Consigliere Nazionale di Europa Verde.

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