Rinviato il rito direttissimo a carico dei due maggiorenni arrestati per aver sparato con una carabina, con loro c’erano anche due minorenni e un altro soggetto datosi alla fuga
Il giudice monocratico del Tribunale di Latina ha convalidato gli arresti domiciliari a carico dei due maggiorenni fermati nella notte del 7 settembre dai militari della Compagnia dei Carabinieri di Terracina. si tratta del conducente dell’auto, 21 anni, residente ad Alatri e di origine maghrebina, già noto alle Forze dell’Ordine per precedenti in materia di stupefacenti, e di un 18enne.
Come note nella notte di due giorni fa sono giunte alla Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Terracina diverse telefonate che hanno segnalato in vari punti della città di Terracina, la presenza di una vettura, una Mercedes classe B, i cui occupanti hanno esploso dei colpi con una carabina ad aria compressa nei confronti di ignari passanti e di giovani presenti in alcuni luoghi di aggregazione, ferendone alcuni anche con importanti lesioni.
Un’autoradio in circuito dell’Aliquota Radiomobile si è posta alla ricerca degli autori, fino a quando, dopo circa un’ora, in seguito a un’ennesima segnalazione di colpi di arma a San Felice Circeo, i Carabinieri sono riusciti ad intercettare il veicolo bloccandolo in via Tittoni con a bordo cinque persone, di cui una è riuscita a guadagnare la fuga. Il controllo e la conseguente perquisizione ha permesso di procedere al rinvenimento e al successivo sequestro della carabina ad aria compressa, di un coltello multiuso, di diversi proiettili in metallo e di due grammi di cocaina. Peraltro il conducente, posto agli arresti domiciliari, stava guidando con la patente sospesa.
I militari dell’Arma hanno ricostruito la sequela della scorribanda, individuando ben sette malcapitati, tra cui una guardia giurata mentre era in servizio; tutti hanno riportato lesioni tra i 7 e 10 giorni. Per la maggior parte di loro, i colpi dei piombini fatti partire all’impazzata sono stati sparati ad altezza uomo (spalle, collo, orecchie). La gravità dei fatti ha imposto un provvedimento di arresto dei due maggiorenni, mentre altri due minori, 17enni di Fondi, di cui uno noto alle Forze dell’Ordine sempre stupefacenti, sono stati denunciati a piede libero.
Tutti risultano indagati per i reati di “violenza e lesioni aggravate ad incaricato di un pubblico servizio” e “lesioni aggravate da motivi abietti e futili mediante l’utilizzo di armi”.
I due maggiorenni, quindi, rimangono ai domiciliari.