Corden Pharma, l’Ugl Chimici annuncia: “Consorzio Parco Scientifico è disposto a un ulteriore incontro istituzionale”
“In relazione alle vicende della Corden Pharma Latina Spa si è avuta notizia che la compagine scientifica ed industriale rappresentata dal Consorzio Parco Scientifico e Tecnologico Pontino Technoscience, unitamente al partner finanziario che dovrebbe supportare il piano industriale di rilancio che è stato presentato, alla presenza delle istituzioni e delle parti sociali sul tavolo prefettizio, ha dato disponibilità ad un ulteriore eventuale incontro istituzionale per rappresentare lo stato dell’arte”. A dichiararlo è Ivan Vento, segretario della Ugl Chimici di Latina.
“Ad oggi il piano del PST Pontino è l’unico presentato per la salvezza del sito e dei lavoratori oggi attivi basato non solo sul rafforzamento di business dell’attuale tipologia di farmaci, ma orientato a rilanciare la produzione attraverso un più innovativo concetto di farmaceutica ad oggi quasi inesistente in Italia rispetto alle realtà Europee, in particolare quella tedesca. Elemento che presentava un assoluto punto di forza del progetto è che l’idea industriale è improntata principalmente sul rilancio di competenze scientifiche ed industriali italiane e in parte strettamente connesse al territorio Pontino. Il progetto aveva subito un rallentamento dovuto anche al forte impatto dell’aumento dell’energia. Si ha notizia, ad oggi, che la CPL sembrerebbe, invece, oggetto di attenzioni da parte di soggetti stranieri la cui frequentazione assidua nel sito porterebbe a pensare ad una acquisizione di altro tipo”.
“Di certo, a differenza del precedente piano industriale, non si ha alcuna indicazione del progetto proposto né di quali garanzie siano state poste per la conservazione dei posti di lavoro, della tutela e del rilancio del sito e dell’impatto sul territorio circostante. Se ciò rispondesse a realtà è certamente fattore di preoccupazione vedere che rispetto all’originaria proposta che, ad oggi, la proprietà e le autorità Governative, di certo a conoscenza della ulteriore indicazione di disponibilità da parte del PST Pontino e del partner finanziario, non abbia posto, attraverso gli strumenti normativi a propria disposizione, una attenta analisi della eventuale ma possibile diversa operazione di acquisizione, soprattutto in considerazione delle caratteristiche strategiche industriali che il sito rappresenta e delle conseguenze e ricadute occupazionali e territoriali che si potrebbero determinare con l’acquisizione da parte di soggetti industriali stranieri che, come più volte accaduto in passato in questo territorio, hanno rappresentato più che una occasione di crescita, un modello di forte pauperizzazione del territorio in forma di business e know how che viene delocalizzato all’estero impedendo ogni competitivo sviluppo di nuove competenze. Conclude il segretari della UGL chimici, è una fondamentale opportunità che non possiamo farci scappare, un valore aggiunto per il nostro territorio. Il sito della Corden Pharma è uno stabilimento storico e strategico, con la speranza che le istituzioni possano supportare questa operazione anche migliorando l’annoso problema delle infrastrutture che tanto penalizza la nostra provincia”.