“Modello medico e modello sociale della nascita… le donne raccontano. Cosa può fare la politica di genere”. È il tema dell’incontro organizzato da Lbc che si è tenuto oggi, lunedì 8 maggio, nella sede del point elettorale di via Cattaneo. Si sono confrontati sul tema la candidata Teresa Grasso, la segretaria di Lbc Elettra Ortu La Barbera e il candidato sindaco Damiano Coletta. Al centro della discussione la medicina di genere, l’umanizzazione del parto e la creazione di un centro nascita, il benessere fisico e sociale delle donne e delle famiglie.
“Se guardiamo in un’ottica di genere anche la medicina dobbiamo pensare a modificare alcuni aspetti della medicina moderna in tema di assistenza della donna, come cittadina e come paziente – spiega Elettra Ortu La Barbera – Partiamo allora dai centri nascita, che rientrano proprio in questo ambito di discussione, per far uscire il parto e la gravidanza dalla sola dimensione medicalizzata. C’è anche un aspetto sociale da considerare nel processo di umanizzazione del parto, che riguarda il benessere psicologico: nella società attuale, dove le reti sociali sono meno attive e strutturate, la costruzione di questo percorso aiuta a ridurre l’incidenza della depressione post parto e di altre problematiche che inficiano la vita della donna, delle famiglie e dei bambini. La scelta di creare un centro nascita, che nasce e resta nell’ambito della sanità pubblica, è dunque una scelta precisa di politica sanitaria, che non ha bisogno di risorse aggiuntive ma strutturali.
L’idea è quella di creare un centro e uno spazio, anche all’interno del nuovo ospedale che sorgerà a Latina, che possa essere un punto di riferimento per le donne. Una scelta questa che porta con sé anche risvolti sociali importanti. I centri nascita offrono un’assistenza personalizzata, focalizzata sulla necessità della donna e della sua famiglia, dove le ostetriche sono le principali figure professionali che offrono assistenza. Fondamentale, nell’ottica di accessibilità alle cure, sarà anche il ruolo dei consultori – spiega ancora Ortu La Barbera – come centri di ascolto e di supporto, che devono essere sostenuti, valorizzati e potenziati dall’amministrazione come luoghi in cui le donne, dall’adolescenza alla menopausa, devono sentirsi protette nel loro intero percorso di vita”.
“Le evidenze scientifiche supportano fortemente l’implementazione dei centri nascita – aggiunge Teresa Grasso – associati ad esiti migliori sia per le mamme che per i neonati rispetto alla sala parto tradizionale, perché richiedono minori costi di assistenza e sia le donne che le ostetriche riportano esperienze molto positive. Nella città di Latina è prevista la costruzione di un nuovo ospedale e nasce in noi l’esigenza di attivarci per richiedere l’inserimento di un centro nascita all’interno del progetto. Rappresenterebbe non solo un modello di riferimento, poiché unisce il massimo livello di naturalità con il massimo livello di assistenza sanitaria, ma risponderebbe anche alle esigenze delle donne del nostro territorio di poter contare su un luogo intimo e tranquillo ma allo stesso tempo sicuro. Uno spazio a loro dedicato, fuori dagli schemi comuni che rappresenta l’ospedale”.
“C’è un modo buono di fare politica e questo ne è un esempio – ha dichiarato anche il candidato sindaco Damiano Coletta – Come amministratore mi sono reso conto di quanto le scelte politiche possano incidere sulla nostra cultura. Ci è stata indicata oggi una strada importante. Ben venga allora questa proposta, perché voglio ricordare che il sindaco di un capoluogo presiede la conferenza dei sindaci sulla sanità e ha il compito di esprimere il proprio parere sull’atto aziendale della Asl. E’ possibile lasciare un segno e su questo dobbiamo lavorare. Sono orgoglioso e soddisfatto di aver scelto come candidati persone che hanno profili e specificità elevati e che portano valori e proposte”.