BANNER ELETTORALI A SCUOLA, COALIZIONE COLETTA: “INTERVENGA LA DIGOS”. SULLA GRATICOLA IAVARONE E DI MATTEO

Il banner elettorale di Iavarone nella piattaforma scolastica del Vittorio Veneto
Il banner elettorale di Iavarone nella piattaforma scolastica del Vittorio Veneto

Scoppia il caso al Vittorio Veneto, la coalizione Coletta: “Centrodestra usa impropriamente la piattaforma di comunicazione scolastica per fini elettorali”

Il caso è venuto fuori sabato pomeriggio quando, sul sito interno dell’Istituto Vittorio Veneto, la Preside avrebbe consentito ai candidati di centrodestra, Claudio Di Matteo (Lista Matilde Celentano) e Dino Iavarone (Fratelli d’Italia), di inserire su una piattaforma di comunicazione digitale interna i banner elettorali per farsi pubblicità. Contestualmente si è alzato un polverone e i banner sono stati prontamente rimossi. Troppo tardi, perché la voce è arrivata alle orecchie di organi d’informazione e politica locale.

“Apprendiamo che – scrive in una nota la coalizione di centrosinistra a sostegno di Damiano Coletta (Lbc, M5S, Pd e Per Latina 2032) – Dino Iavarone, candidato al Consiglio Comunale nella lista di Fratelli d’Italia, sta facendo un uso elettoralistico di una piattaforma di comunicazione digitale interna dell’istituto Vittorio Veneto – di cui è Vicepreside – predisponendo banner che invitano a votarlo. Oltre a questo, c’è l’aggravante di aver autorizzato tale utilizzo improprio anche per favorire pubblicità elettorale a terzi: Claudio Di Matteo, candidato nella lista civica Celentano Sindaco.

Dispiace dover constatare che, ancora una volta, Latina debba balzare alle cronache nazionali per episodi tanto disdicevoli. Non vogliamo più che la città debba essere nota per queste vicende. C’è una parte politica che non perde occasione per coprire di imbarazzo il nome della nostra città e quanto fatto da Dino Iavarone, che peraltro ricopre un ruolo di dirigenza all’interno dell’istituto Vittorio Veneto, rischia di diventare un campanello d’allarme del modo in cui si aspira a governare: con opacità e agendo tra i cavilli delle regole e delle leggi con l’intento di bypassarle.

Auspichiamo un intervento della Digos e che il Ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, decida di disporre accertamenti. La scuola è luogo sì di confronto animato ed appassionato, anche politico e civico perché no, ma non è e non può essere mai luogo di propaganda politica. Dino Iavarone – concludono dalla coalizione progressista – ha fatto uso personalistico di un mezzo comune e condanniamo fortemente questo episodio”.

Articolo precedente

QUESTURA DI LATINA, FDI: “PRESENTATA INTERROGAZIONE PER AUMENTO DI FASCIA”

Articolo successivo

LATINA, LBC: “MEDICINA DI GENERE E UN CENTRO NASCITA NEL NUOVO OSPEDALE”

Ultime da Politica