Centro Globo/Seranflex: il Tar dà ragione alla Cosmo Spa e annulla la revoca del permesso a costruire disposta dal Comune
Un nuovo capitolo dell’annosa vicenda di Globo/ex Seranflex, il centro commerciale mai in funzione sulla SS Pontina, tra Borgo Piave e la Q4, per cui la società le società Cosmo spa e Mimosa Park srl hanno ingaggiato con l’ente comunale una battaglia che dura da anni.
A febbraio 2022, in base al fatto che un’altra sezione del Tar di Latina aveva accertato I’obbligo del Comune di pronunciarsi sulla richiesta di variante degli strumenti urbanistici formulata nel 2018 dalla società Globo, proprio in riferimento alla destinazione dell’area dove è stato realizzato il complesso commerciale, il Commissario ad Acta, nominato in ragione del silenzio del Comune, valutava che l’area in esame non risulta interessata dalla presenza di vincoli di natura ambientale, archeologica, paesaggistica e che una variante puntuale al PRG non si pone in contrasto con gli strumenti di pianificazione territoriali.
Ora, invece, di nuovo il Tar, con una sentenza pubblicata oggi, 19 aprile, ha stabilito che la revoca del permesso a costruire, disposta dal Comune di Latina nel 2021, è da annullare poiché illegittima. Il ricorso, presentato dalla società Cosmo Spa, chiedeva per l’appunto la revoca dell’annullamento in autotutela della licenza edilizia concessa alla società Seranflex nel lontano 2003 dall’ente di Piazza del Popolo.
In ragione di quella licenza, la Cosmo Spa, che ha acquistato il complesso nel 2014, ha intentato causa al Comune di Latina che, come detto, nel 2021, aveva stabilito di revocare quella licenza edilizia.
Si tratta, ovviamente, dell’area oggetto di un procedimento penale finito in prescrizione, e censita catastalmente al foglio 167 particella 2285, dove il complesso commerciale risulta essere stato autorizzato con Permesso di Costruire del 2/10/2009 e successiva variante autorizzata con Permesso di Costruire del 19/02/2013. Compreso il lasciapassare del Suap di Latina.
Adesso, il Tar dà ragione al privato, in quanto “il Comune ha svolto più volte a verifica del titolo edilizio…così consumando il relativo potere di intervenire in autotuela”. Troppi anni sono passati, per i giudici amministrativi si può costruire, al lordo dell’eventuale ricorso al Consiglio di Stato da parte del Comune di Latina.