Resa dei conti nel Partito Democratico di Latina, il segretario provinciale Omar Sarubbo respinge la richiesta di dimissioni formulata da De Amicis e altri otto esponenti: “Piena fiducia in Leonardo Majocchi”
“Intervengo in merito alla richiesta di dimissioni del segretario, Leonardo Majocchi, presentata da alcuni membri del direttivo del PD Latina. Leonardo, 22 anni, è uno dei giovanissimi segretari di circolo PD ai quali, solo un anno fa, abbiamo chiesto di aiutarci assumendo la guida delle sezioni territoriali dopo il noto commissariamento.
Questi ragazzi, con responsabilità, passione e coraggio, hanno accettato di spendersi in prima persona per ricostruire da zero qualcosa che non c’era più: un partito”. Così, in una nota, il segretario provinciale del Partito Democratico Omar Sarubbo, che risponde alla lettera di nove esponenti Dem, tra cui Enzo De Amicis, i quali chiedevano la testa del giovane segretario comunale Leonardo Majocchi, dopo la debacle delle primarie in cui è risultato vincitore Damiano Coletta contro la candidata del Pd, Daniele Fiore.
Quest’ultima, peraltro, nella giornata di ieri, 5 aprile, aveva preso le difese di Majocchi pubblicamente pubblicando un post sulla sua pagina Facebook: “Avanti con Leonardo Majocchi, con i giovani del PD, con il processo di rinnovamento della politica che è appena iniziato”.
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“A lui e a tutti loro – continua Sarubbo – va il mio sentito ringraziamento, riconoscenza ed i complimenti per la quantità e qualità di iniziativa politica che hanno prodotto. Un impegno che ha ancora più valore se contestualizzato in questo tempo difficile per la sinistra italiana e di continui impegni elettorali: rinnovazione delle elezioni Comunali di Latina, politiche, regionali, congresso nazionale, primarie nazionali, primarie locali. A loro abbiamo chiesto di rianimare un dibattito e coltivare la partecipazione, non di vincere in pochi mesi dove altri, me compreso, hanno perso per anni.
Alla vigilia delle imminenti elezioni amministrative ritengo che il Partito di Latina abbia assunto posizioni decisive grazie alle quali oggi abbiamo una coalizione alternativa alle destre di cui, sino a qualche settimana fa, non vi era traccia. Va riconosciuto a Leonardo e al PD di Latina il merito di aver riunito più forze progressiste (civiche e politiche) attorno ad un tavolo e di aver compreso che le elezioni primarie potevano rappresentare un collante partecipato e popolare in grado di rivitalizzare ambizioni sopite e restituire competitività all’alleanza. Era augurabile per il PD la vittoria di Daniela Fiore ma il fatto che abbia prevalso Damiano Coletta non riduce l’importanza di tali risultati.
A fronte di ciò, la richiesta di dimissioni è un errore nella forma, nel contenuto, nei tempi. Una lettura ingenerosa dell’operato del segretario ed una ricostruzione caricaturale della fase politica. Invito i sottoscrittori a rivolgere lo sguardo verso il solo avversario che abbiamo: una destra affamata di potere che sta organizzando il rientro sulla scena politica dei protagonisti della più grande stagione fallimentare della storia cittadina.
Auspico che il gruppo dirigente locale – conclude Sarubbo -, nei prossimi giorni e nelle prossime ore, spenda tutte le energie disponibili per costruire, insieme al Segretario Majocchi, a cui rinnovo stima e fiducia, una lista forte, rappresentativa del pluralismo e radicata nella comunità. Latina ha bisogno del nuovo PD. Ha bisogno di politiche e non di polemiche. Darò una mano, come sempre, nella misura in cui verrà ritenuto necessario. Non rimane che metterci al lavoro per la città dei diritti, della crescita sostenibile, della solidarietà e dove vivere sia bello e sicuro. Questo conta”.
Fa eco a Sarubbo, anche il presidente del PD Lazio, Augusto Gregori: “Nella giornata di ieri ho ricevuto un documento politico riguardante il Pd Latina, che mette in discussione l’operato del Segretario cittadino. Mi sono doverosamente confrontato sul tema con il segretario Provinciale Omar Sarubbo. Credo che ci sia un tempo per il confronto, un tempo per le decisioni e un tempo per lottare uniti e vincere. Ora è il tempo di stare uniti e provare a vincere. E per vincere bisogna progettare, organizzare e portare fra la gente un programma e una campagna elettorale per sostenere la candidatura di Damiano Coletta e per portare il centrosinistra a governare la città di Latina. Sono certo che non serve ricordare a tutti noi che i nostri avversari sono sempre e solo fuori dal partito, che il confronto democratico è da sempre la cifra del Pd ma che dal confronto deve uscire una linea comune, la costruzione di una lista plurale, rappresentativa di tutte le idee e fortemente radicata sul territorio. Adesso è il momento di mettersi al lavoro, insieme”.