UN ALTRO STABILIMENTO SEQUESTRATO A TERRACINA, MA IL MILLEPROROGHE RISCHIA DI SANARE TUTTO

Nuovo sequestro di uno stabilimento balneare a Terracina: sigilli allo Sporting Beach in Via San Felice Circeo

Guardia Costiera e Polizia locale hanno posto i sigilli al terzo stabilimento a Terracina in poco tempo: a dicembre fu sequestrato lo stabilimento “Rive di Traiano”, pochi giorni dopo i sigilli toccarono a “La Rotonda”.

Le ragioni del sequestro sono sempre le stesse: la destagionalizzazione vietata da parte del Comune di Terracina.

Le strutture, secondo la magistratura, sono state installate su una zona di demanio marittimo in difformità dei titoli autorizzativi concessi, sia sotto il profilo demaniale marittimo che edilizio – paesaggistico.

La struttura balneare in questione e relativi manufatti, al termine della stagione estiva, doveva essere rimossa dalla spiaggia, a cura del titolare, entro il mese di ottobre così come riportato dai titoli abilitanti l’occupazione del suolo demaniale marittimo e conseguentemente ripristinare il naturale stato dell’arenile. Il permanere di dette opere sul pubblico demanio marittimo, senza ulteriori idonei titoli legittimanti l’occupazione, ha comportato la violazione alle norme del Codice della Navigazione e del Testo Unico dell’edilizia, scaturito nel sequestro delle stesse e dell’area demaniale arbitrariamente occupata oltre al deferimento del responsabile alla competente Autorità giudiziaria.

Peraltro, pochi giorni fa, il Tar ha respinto i ricorsi presentati dai sette titolari di stabilimenti balneari che chiedono l’annullamento dell’ordinanza con cui il Comune di Terracina ha negato la destagionalizzazione: vale a dire rimanere aperti anche dopo ottobre.

Un vero guazzabuglio se si considera che, al contempo, il Parlamento ha appena approvato il decreto Milleproroghe voluto dal Governo Meloni che non solo allunga di un anno le concessioni balneari in barba alla nota sentenza del Consiglio di Stato che aveva stabilito di mettere a gara le concessioni dopo la data del 31 dicembre 2023, ma dà la possibilità ai balneari di tenere aperto anche dopo il 31 ottobre senza l’obbligo di smontare le strutture.

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