CASO KARIBU: “LA FIRMA DAL NOTAIO DI LATINA L’HO MESSA IO”. L’EX DIPENDENTE IN SOCCORSO DI LILIANE

Liliane Murekatete in abiti tradizionali durante una sfilata di manufatti prodotti dai rifugiati ospiti della Karibù

Caso Karibu, una delle ex dipendenti della cooperativa al centro delle indagini ammette di aver firmato lei invece di Liliane Murekatete

“Quella firma chiaramente non è di Liliane Murekatete ma la mia. Quel giorno lei non c’era, era in maternità. È stata la madre di Liliane, Marie Therese, a chiedermi di firmare al posto suo”. Queste sono le parole di H. S., ex dipendente della cooperativa Karibu, rilasciate all’Adnkronos.

Come noto, sulla Karibu e le società satelliti, è in corso una inchiesta della Guardia di Finanza coordinata dai sostituti procuratori di Latina, Andrea D’Angeli e Giuseppe Miliano. Il riferimento della ex dipendente, originaria della Guinea, è a un allegato di un atto notarile risalente al 28 maggio 2019 che, secondo gli inquirenti, dimostrerebbe il ruolo gestionale nella cooperativa ricoperto da Murekatete, moglie del deputato del Gruppo Misto, dopo aver lasciato l’alleanza Sinistra/Verdi, Aboubakar Soumahoro.

Murekatete è indagata insieme alla madre, nonché fondatrice della coop Karibu, Marie Therese Mukamitsindo, e i fratelli Michel Rukundo e Richard Mutangana, nell’ambito dell’inchiesta sull’uso dei fondi destinati alla coop per l’accoglienza degli immigrati.

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Come prova portata dalla Procura di Latina per il coinvolgimento dell’indagata, c’è, come accennato, anche una firma apposta da Murekatete il 28 maggio 2019, in qualità di socia di Karibu, davanti a un notaio di Latina: all’ordine del giorno vi era un aggiornamento dello statuto della cooperativa per modificare alcune attività. Tuttavia, la firma accanto al nome di Murekatete sul foglio delle presenze all’assemblea straordinaria dei soci, secondo la rivelazione dell’ex dipendente, non è della moglie di Soumahoro.

Nell’elenco dei soci – spiega Adnkronos – figura anche il nome di Murekatete ma in corrispondenza non c’è la firma della moglie di Soumahoro bensì quella di un’altra socia della coop, per l’appunto la ex dipendente, H. S.: “Perché ho firmato al posto di Liliane? Quel giorno lei era in maternità… Marie Therese però ha detto “firmiamo” e noi abbiamo firmato…È stata la madre di Liliane a chiedermi di firmare al posto suo”. Un particolare che può avvantaggiare la difesa di Murekatete, rappresentata dall’avvocato Lorenzo Borrè, che pone come centrale la presunta estraneità della moglie di Soumahoro dalla gestione della Karibu. In particolare, la difesa esclude che fosse presente all’assemblea dei soci del 28 maggio 2019.

A Murekatete, ad ogni modo, come ricorda Adnkronos, viene contestata anche la partecipazione a un’altra assemblea, quella del 22 giugno 2021, per l’approvazione del bilancio. Anche in questo caso la difesa ritiene che Murekatete sia estranea ai fatti, dal momento che vi sarebbero prove documentali che dimostrerebbero l’assenza della donna.

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