DROGA NEL CAMPANO, COLPITO IL SODALIZIO DI SESSA AURUNCA: TRA GLI ARRESTATI UN FORMIANO

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Colpito il sodalizio gruppo dedito al narcotraffico operante tra Sessa Aurunca e Mondragone: tra gli arrestati anche un formiano

I Carabinieri della Compagnia di Sessa Aurunca hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Napoli, su richiesta della Procura della Repubblica, Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 8 persone nelle province di Caserta, Napoli, Catania e Siena. Cinque persone sono finite in carcere e altri 3 agli arresti domiciliari: sono gravemente indiziate, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata alla detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Tra di loro anche Ernesto Simeone, nato a Formia ma residente a Sessa Aurunca, genero di Gaetano Di Lorenzo, personaggio di peso all’interno del clan dei Muzzoni di Sessa Aurunca.

Il provvedimento cautelare costituisce l’epilogo di una complessa e intensa attività investigativa avviata nel giugno 2020 dai Carabinieri dell’Aliquota Operativa del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Sessa Aurunca, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli.

Del sodalizio, dedito al narcotraffico e operante prevalentemente nei territori dei comuni di Sessa Aurunca e Mondragone, ne sono stati disvelati l’organizzazione, le funzioni e il modus operandi. In particolare, si è accertato come, grazie anche al potere intimidatorio esercitato sul territorio dalle figure di vertice del gruppo, fosse stata creata e gestita, a carattere monopolistico, una piazza di spaccio particolarmente remunerativa negli stretti vicoli del centro storico di Sessa Aurunca. Per le attività di spaccio, gli indagati si sarebbero avvalsi di una rete organizzativa complessa realizzata per rendersi quanto più possibile immuni dalle indagini, nell’ambito della quale le comunicazioni e i movimenti avvenivano, rispettivamente, con un collaudato linguaggio criptico e utenze esclusivamente riservate alle attività di spaccio nonché l’uso di veicoli dedicati.

Si è accertato, altresì, come i vertici dell’associazione, con violenze e minacce, avrebbero impedito ad altri gruppi criminali di introdursi nella piazza di spaccio e costretto alcuni assuntori ad acquistare lo stupefacente esclusivamente da appartenenti al sodalizio. Nel contesto investigativo sono stati eseguiti numerosi riscontri, arresti in flagranza, denunce in stato di libertà di accoliti e documentati oltre mille episodi di spaccio al dettaglio, identificati assuntori segnalati all’Autorità amministrativa e sequestrate oltre trecentonovanta dosi di stupefacente del tipo cocaina, crack, hashish e marijuana nonché danaro provento dell’illecita attività.  

Il provvedimento eseguito è una misura cautelare, disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e i destinatari della stessa sono persone sottoposte alle indagini e quindi presunti innocenti fino a sentenza definitiva.

Nel corso delle indagini, il formiano di nascita Simeone avrebbe minacciato gli acquirenti della droga convocati dai Carabinieri per essere ascoltati a sommarie informazioni. “Non abbiamo più nulla da perdere – avrebbe riferito ad uno di loro – Stai attento a quello che dichiari ai carabinieri altrimenti stai attento a quando cammini in mezzo alla strada”.

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