Lite in famiglia sfocia in una aggressione: fermato dai Carabinieri un uomo di 66 anni con l’accusa di aver aggredito il nipote
Potrebbe aver aggredito il nipote con un machete, secondo le prime ricostruzioni, l’uomo di 66 anni, Lucio Nallo, dipendente del Comune di Fondi, che è stato messo in stato di fermo dai Carabinieri con l’accusa di tentato omicidio. Il fatto è avvenuto a Capratica, una delle zone più conosciute a Fondi.
Prima di arrivare ad un’aggressione dai contorni ancora non chiari, zio 66enne e nipote di 29 anni, Gianmarco Nallo, avevano preso a discutere. Un escalation culminata con la probabile aggressione tramite un corpo contundente, considerato che il giovane – che ha avuto la peggio – è stato soccorso dai sanitari del 118 e presentava ferite a un braccio che sembrano derivanti proprio da fendenti.
Il 29enne, una volta soccorso, è stato trasferito all’Ospedale Santa Maria Goretti di Latina dove è tuttora ricoverato. Al momento, lo zio si trova in stato di fermo di indiziato di delitto.
I motivi alla base della lite e della violenta aggressione rimangono al momento oscuri.