Caso Karibu-Aid: una riunione in Prefettura per il miglioramento della gestione dell’accoglienza migranti e la tutela dei livelli occupazionali
Si terrà domani, 15 dicembre, alle ore 11 il vertice in Prefettura per i lavoratori rimasti senza stipendio e occupazione in seguito all’emergere dei casi della coop Karibu e del consorzio Aid. I due organismi, dopo le note vicende che hanno riguardato gli stipendi arretrati dei dipendenti e l’inchiesta di Procura, Guardia di Finanza e Carabinieri di Latina sulla fondatrice Marie Therese Mukamitsindo, sono destinati ad essere sciolti o addirittura liquidati così come annunciato dal Ministro del “Made in Italy” Adolfo Urso. I centri Cas, un tempo in gestione al consorzio Aid, sono stati affidati alle coop Qaudrifoglio e Astrolabio le quali utilizzeranno, almeno da ciò che risulta al momento, i loro dipendenti. Per i lavoratori ex Karibu e ex Aid una vera beffa: senza stipendi e senza più un posto di lavoro.
La richiesta dell’incontro in Prefettura è pervenuta dal sindacato Uiltucs Latina, per mezzo del quale i lavoratori hanno denunciato la situazioni all’interno di Karibu e Aid.
Il Prefetto ha convocato tutte le parti, comprese le associazioni datoriali che nel territorio pontino si occupano di accoglienza e integrazione degli immigrati e che sono affidatari degli appalti dei vari enti che da tempo accolgono e svolgono servizi attraverso progetti e stanziamenti di risorse pubbliche.
La Uiltucs Latina, come da richiesta inoltrata lo scorso 5 dicembre, intende affrontare le tante criticità determinate e scaturite dalla gestione Karibu e Aid. “Ricordiamo – spiega il Segretario della Uiltucs Gianfranco Cartisano – che ancora oggi tanti dipendenti sono senza salario e senza occupazione, in ultimo l’azzeramento degli appalti Karibu e Aid hanno determinato ulteriori perdite di posti di lavoro”.
“Abbiamo esigenza – prosegue Cartisano – di salvaguardare il lavoro. Queste figure professionali debbono essere ricollocate, la cattiva gestione delle Cooperative oggetto di indagine non deve ricadere sui lavoratori già devastati dalle mancate retribuzioni non corrisposte dai rappresentanti della Karibu e Aid. Per i datori di lavoro e soci dei due organismi i compensi venivano erogati, mentre per i lavoratori non c’erano stipendi a causa, a loro dire, dei ritardi degli Enti”.
“Il tavolo convocato dal Prefetto, che ringraziamo, deve avere un obiettivo ben chiaro: il modello di politiche sociali sull’accoglienza ed integrazione deve abbandonare e dimenticare il sistema Karibu e Aid. È urgente sottoscrivere un protocollo del settore, con tutte le parti e con degli impegni precisi, per un lavoro dignitoso, un modello virtuoso che garantisca la ricollocazione dei lavoratori disoccupati a causa delle negligenze di Karibu e Aid. Vogliamo la ricollocazione del personale e contestualmente migliorare le condizioni dei lavoratori impiegati nei progetti appaltati, il tutto anche a beneficio dei soggetti ospitanti e della collettività”.
Da ultimo, conclude Cartisano: “A noi si sono rivolti tanti ospiti minori i quali denunciavano condizioni disagiate. Il salario non pagato da mesi rimane la difficoltà principale, la sostituzione del pagamento delle retribuzioni deve essere applicata come ha fatto la Prefettura di Latina nei giorni scorsi, gli Enti gestori dei progetti debbono rispondere nell’immediatezza. E anche questo sarà tema della discussione di domani innanzi al Prefetto”.
Intanto, oggi, presso l’Ispettorato territoriale del Lavoro di Latina, c’è stata una convocazione senza esito per altri 5 lavoratori ex Karibu in ragione degli stipendi non pagati. I rappresentanti di Karibu e Aid – fa sapere il sindacato Uiltucs – non si sono presentati e hanno inviato una missiva nella quale sostengono di non avere più la titolarità dei due organismi, a seguito del procedimento attivato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy. “Continua a salire il contatore dei stipendi non pagati, nella giornata di oggi i 5 lavoratori attendevano la presidente per gridare e rivendicare il salario. Il confronto è rinviato al momento che verrà ufficializzato il commissario. La Uiltucs Latina, prendendo atto della mancata presenza della Presidente, attiverà tutte le procedure del caso affinché anche questi altri lavoratori percepiscano i salari non corrisposti”.