BEFFA PER I LAVORATORI KARIBU E AID: “I NUOVI AFFIDATARI CAS NON LI VOGLIONO ASSUMERE”

Uiltucs: “Prefettura di Latina assegna i Cas di Karibu e Aid ad altri soggetti che escludono i lavoratori impiegati nelle due coop”

La Prefettura di Latina ha assegnato la gestione dei centri accoglienza, un tempo in capo alla coop Karibu e al Consorzio Aid, a nuovo soggetti. L’affidamento è stato reso necessario dalle ultime vicende che hanno interessato le due coop controllate da Marie Therese Mukamitsindo, peraltro in via di scioglimento e liquidazione così come annunciato dal Ministro del Made in Italy Adolfo Urso.

I Cas gestiti da Aid – 13 tra Latina, Roccasecca dei Volsci e Terracina, ospitanti 68 migranti – sono stati riaffidati ad altre cooperative che si sono aggiudicate il bando, Astrolabio, Quadrifoglio e Diaconia. Tutte cooperative che vanno per la maggiore in provincia di Latina.

Secondo il sindacato Uiltucs, però, i nuovi soggetti non hanno intenzione di assumere i lavoratori che erano alle dipendenze di Karibu e Aid e che, proprio in questi giorni, stanno cercando di ottenere i propri stipendi arretrati presso Ispettorato del Lavoro e Prefettura. Come noto, è proprio da una denuncia dei lavoratori affidatisi al sindacato che è iniziata la vicenda giudiziaria che al momento vede indagata Mukamitsindo, la suocera del deputato di Sinistra Italiana/Verdi Aboubakar Soumahoro.

“Apprendiamo in queste ore – dichiara Gianfranco Cartisano, segretario Uiltucs di Latina – che la Prefettura di ha predisposto l’annullamento dei centri CAS (Centri Accoglienza Straordinaria) affidati a Aid e Karibu e contestualmente ha affidato ad altri soggetti la gestione dei centri”. 

L’intervento interessa, ovviamente, solo l’appalto gestito dalla Prefettura: in tutto sono 13 i centri sul territorio cessati e riaffidati dall’Ufficio Territoriale del Governo,

“In queste ore – prosegue Cartisano – si corre ai ripari togliendo giustamente gli appalti a Karibu e Aid, ma non si tiene conto dei lavoratori ancora impiegati. Ci chiamano dicendo che non vogliono assumerli, i nuovi soggetti affidatari non riconoscono i lavoratori che sono in quei centri. Si sta verificando in queste ore un ulteriore danno occupazionale, ancora sbagli e aggressioni al mondo del lavoro e a quelle maestranze che in queste ore a fronte di un cambio di gestione stanno rimanendo senza lavoro”. 

“Abbiamo inoltrato in queste ore al Prefetto una missiva urgente nella quale chiediamo che si sta verificando un danno sul danno. Vogliamo subito confrontarci affinché le nuove società affidatarie proseguano con il personale impiegato in quei centri e alle stesse condizioni economiche. La Prefettura deve convocarci con urgenza – conclude Cartisano -, insieme alle coop uscenti, Aid e Karibu, e alle società subentranti”.

Articolo precedente

CISTERNA, PONTE DI VIA DEL BOSCO: “SVOLTA SULLA VICENDA”

Articolo successivo

DANNEGGIA LA CHIESA A SS. COSMA E DAMIANO: DENUNCIATO

Ultime da Cronaca