Caso Karibu-Aid: in Prefettura nuovo incontro con il sindacato Uiltucs, all’attenzione la delicata situazione dei lavoratori non pagati e a rischio disoccupazione
Nella giornata in cui sono spuntate, pubblicate dal sito Dagospia, anche le immagini che ritrarrebbero Liliane Murekete, la moglie del deputato Aboubakar Soumahoro, nonché figlia della fondatrice di Karibu, Marie Therese Mukamitsindo, in modalità ”hot”, a Latina è andato avanti il confronto tra il sindacato Uiltucs e la Prefettura di Latina per risolvere la situazione dei lavoratori non pagati (su 26 indietro con gli stipendi, l’accordo all’Ispettorato del Lavoro è stato chiuso al momento per cinque).
In Prefettura, il sindacato ha ribadito la necessita’ urgente per il pagamento degli stipendi arretrati e la ricollocazione dei lavoratori nelle nuove affidatarie. Come noto, infatti, la Prefettura ha revocato il contratto con il Consorzio Aid, finito con ”Karibu” nella tempesta giudiziaria e mediatica, sostituendo, previo bando pubblico, la gestione di 13 Cas provinciali con le coop Qaudrifoglio, Diaconia e Astrolabio.
Un cambio di scenario che ha lasciato i lavoratori, la maggior parte ancora senza aver visto un euro di arretrato, nella condizione di non essere assunti dai nuovi affidatari, i quali non avrebbero nessun obbligo, essendo già dotati di dipendenti.
Il sindacato Uiltucs con il segretario Gianfranco Cartisano ha evidenziato di nuovo le attuali criticità e I’impatto sociale che deriverebbe dalla non occupazione delle maestranze appartenenti agli affidamenti ex Coop Karibb e AID.
“A siffatte problematiche – spiega una nota del sindacato – si aggiunge tuttora I’emergenza gia in atto riguardante Ia mancata corresponsione dei salari per le numerose maestranze costrette ad incardinare Ia nota vertenza nei confronti delel emarginate cooperative”.
Dopo l’incontro, iI Prefetto di Latina, Maurizio Falco, si è reso disponibile – “come già dimostrato negli incontri precedenti, laddove ha disposto I’immediato pagamento delle retribuzioni per quei lavoratori di loro competenza”, sottolinea Cartisano – a farsi garante del buon andamento della procedura di affidamento pubblico.
Sin da ora, il sindacato chiede, a tutela delle maestranze, che vengano tutelati tutti i lavoratori appartenenti a ciascuna stazione appaltante, così da evitare l’impatto sociale della perdita del posto di lavoro, il salario maturato e non versato, nonché i livelli occupazionali. Uiltucs chiede una nuova convocazione in Prefettura, sia con i soggetti affidatari dei servizi, sia con gli altri operatori della provincia che lavorano nel comparto dell’accoglienza, integrazione ed immigrazione, nonché con le associazioni datoriali rappresentative del settore.
Ecco perché il Prefetto Falco è invitato dal sindacato a organizzare un nuovo tavolo istituzionale che metta insieme le varie parti per risolvere i problemi più spinosi: stipendi arretrati e salvaguardia della occupazione dei lavoratori ex Karibu ed ex Aid.