Tenta di corrompere due guardie carcerarie a Latina: il caso risalente a tre anni fa, assolto dal Giudice dell’udienza preliminare
Il Gup del Tribunale di Latina, Giuseppe Molfese, ha assolto un 28enne, detenuto in carcere per altra causa, relativamente all’accusa di istigazione alla corruzione di due agenti della polizia penitenziaria. L’uomo, secondo l’accusa rappresentata dal Pubblico Ministero Simona Gentile, avrebbe offerto ai due agenti di polizia circa 2mila euro al mese per avere in cambio cellulare e droga dentro la cella dove si trovava ristretto.
L’uomo aveva chiesto alle guardia carcerarie un numero di conto della Poste Pay così da poter far versare dall’esterno i soldi e ottenere il trattamento privilegiato. Un tentativo bloccato sul nascere dalla denuncia delle guardie carcerarie in un penitenziario, come quello di Latina, non nuovo a episodi simili: su tutti, il maxi-processo derivante dall’operazione Astice.
Fatto sta che oggi, 29 novembre, il Gup Molfese, nonostante la richiesta di condanna da parte del Pm a 3 anni di reclusione, ha assolto il 28 perché il fatto non sussiste. Il giovane, infatti, per questo episodio risalente al 2019 non è ritenuto credibile: in buona sostanza, prometteva denaro senza la possibilità di elargirlo.