LATINA: SORVEGLIANZA SPECIALE PER IL 40ENNE COINVOLTO IN INDAGINI DI ARMI E DROGA

Sorveglianza speciale al 40enne di Latina, Stefano Carocci, già coinvolti in episodi di armi e traffico di sostanze stupefacenti

È stato il Tribunale di Latina a disporre per Carocci, latinense di 40 anni, la sorveglianza speciale per 4 anni, una misura di pubblica sicurezza che viene applicata anche a soggetti coinvolti in indagini per traffico di stupefacenti. Il pontino negli ultimi due anni è incappato in realtà in due indagini, la cui prima è già arrivata alla sentenza di primo grado.

A dicembre 2021, il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina Giorgia Castriota aveva condannato a 3 anni di reclusione Stefano Carocci, che, la sera del 14 giugno 2020, fu fermato dai Carabinieri mentre era alla guida della sua auto insieme a Pietro Finocchiario e Fabiola Fiore.

Dentro l’auto, i militari trovarono tre pistole cariche, di cui due munite di silenziatore e una di esse con il colpo in cannaun pistola marca Glock calibro 45, con matricola abrasa e il colpo in canna, oltreché al caricatore inserito contenente 10 cartucce e silenziatore; una pistola marca Sig Sauer Sp 2022 calibro 9×21, matricola abrasa, caricatore inserito con 15 cartucce e sempre col silenziatore; una pistola marca Glock calibro 9×21, matricola abrasa, caricatore inserito, 15 cartucce e silenziatore, provento di furto denunciato ad Aprilia nell’ottobre 2019. Inoltre, all’interno di una custodia di plastica, furono rinvenute inoltre 3 caricatori, rispettivamente con 10, 10 e 15 cartucce, due di calibro 9×21 e il terzo di calibro 45.

Per quei fatti, Pietro Finocchiaro ha patteggiato la pena rimediando una condanna di 3 anni così come deciso dal Giudice per l’udienza preliminare Giuseppe Molfese. Diverso destino per Fabiola Fiore, la cui posizione si era già ridimensionata notevolmente nelle fasi d’indagine, che ha chiesto il rito abbreviato ed è stata assolta dal Gup Castriota.

Carocci, inoltre, insieme ad altri due pontini, tra cui il broker della droga di Priverno, Pietro Canori, è stato coinvolto anche in una maxi indagine della DDA di Palermo (da cui scaturirono due operazioni denominate rispettivamente “Gordio” e “Pars Iniqua”) che ha contestato a lui e agli altri due pontini di aver rifornito di stupefacente due delle cinque organizzazioni criminali smantellate dall’Antimafia.

A Carocci e Antonacci (il terzo dei tre pontini coinvolti) sono stati definiti come referenti nel pontino del Gruppo Guida di Partinico, con la funzione di approvviggionatori di  cocaina dal basso Lazio. Due gli episodi contestati, in particolare: per Antonacci, in data 24 gennaio 2019, e per Carocci, in data, 21 febbraio 2019, i militari del Comando Provinciale Carabinieri di Latina sequestrarono, in due distinte operazioni, la somma di denaro contante di 145mila euro e 125mila euro.

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