GUSTAVO BARDELLINO LIBERO: “NESSUNA VIOLENZA, IO CALUNNIATO”. RODRIGUEZ: “HO PAURA”

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Vanessa Rodriguez
Vanesa Rodriguez

Il 39enne Gustavo Bardellino è tornato in libertà. Il tribunale del Riesame di Roma, composto dal collegio presieduto dal Dott. Filippo Steidl, a latere Debora Sulpizi e Roberta Conforti, accogliendo la richiesta dei suoi legali Pasquale Cardillo Cupo e Giovanni Cantelli, ha annullato la misura cautelare emessa dal Gip del tribunale di Cassino per i reati di lesioni e stalking. L’uomo, nipote del boss e fondatore del clan dei Casalesi Antonio Bardellino, era finito agli arresti domiciliari dopo la denuncia presentata dalla sua ex fidanzata Vanesa Rodriguez, che lo accusa di averla brutalmente picchiata costringendola ad un lungo e delicato intervento chirurgico per la riduzione di ferite e fratture al volto, l’innesto di placche al titanio e oltre 40 giorni di prognosi. Una aggressione – ricordava la Questura di Latina in una nota – “avvenuta il 20 gennaio scorso presso un noto ristorante del centro (Veneziano, ndr) accompagnata dalla frase ‘te ne devi andare da Formia’”. Al 39enne sono stati rimossi nel pomeriggio di ieri i braccialetti di sorveglianza ed è tornato in libertà senza nessun’altra misura restrittiva della libertà.

L’avvocato Pasquale Cardillo Cupo

Una decisione alla quale lo stesso Bardellino ha fatto seguire una nota che riportiamo integralmente: “Ho vissuto con grande sofferenza questa assurda vicenda che mi ha colpito in questo mese; non tanto per essere stato arrestato per la prima volta nella mia vita, ma per aver dovuto subire in silenzio una calunnia così vigliacca studiata a tavolino, ovvero quella di avere picchiato e perseguitato una donna. Sono sempre stato fiducioso che la Magistratura avrebbe saputo difendersi dall’inganno messo in piedi: del resto la storia era talmente surreale e piena di contraddizioni che non sarebbe mai potuta durare. La signorina Rodriguez aveva chiaramente dimenticato i messaggi di amore che mi inviava nel periodo in cui sarebbe stata perseguitata, ai quali replicavo chiedendo di essere lasciato in pace; aveva dimenticato i vocali, i messaggi minacciosi ed offensivi e le aggressioni fisiche rivolte alla mia nuova compagna ed a tutte le mie amiche con cui “osavo” parlare, minacciandole persino di ritorsioni millantando di poter contare sull’impunità garantitale dai suoi corteggiatori appartenenti alle forze dell’ordine, così come dichiarato a verbale da una delle sue stesse amiche, poi diventata vittima della sua ossessiva gelosia; aveva dimenticato le richieste di denaro rivolte a me ed ai miei familiari con i messaggi, minacciando di modificare la sua versione alla Polizia (modificata per ben tre volte), poi smentita peraltro da tutti i presenti. Non posso che ringraziare i miei avvocati, Pasquale Cardillo Cupo e Giovanni Cantelli, che hanno dimostrato, ancora una volta, grande professionalità onorando la loro categoria professionale, senza lasciarsi in alcun modo sfiorare dalle pressioni e dal clamore di una vicenda falsa e inesistente, in grado di intimorire e far soccombere solo i più deboli e sprovveduti. Del resto è la bugia a dover essere gridata per essere creduta, la verità invece arriva da sola. La stessa verità che provvederò nelle prossime ore a circostanziare in una denuncia per calunnia contro la Sig.ra Rodriguez e per lo stalking perenne e continuo con cui mi ha perseguitato in questi ultimi anni, auspicandomi che anche le altre ragazze, vittime delle sue vili aggressioni e persecuzioni per il solo fatto di aver osato salutarmi o di aver postato sui social una foto in mia compagnia, possano presto presentare una circostanziata denuncia su quanto subito dalla Rodriguez, così come già dichiarato dalle stesse in questa fase.”
Gustavo Bardellino

Vanessa Rodriguez
Vanesa Rodriguez dopo l’intervento

Nella giornata di oggi è arrivata anche una replica dell’avvocato difensore della Rodriguez, Francesco Balivo del foro di Santa Maria Capua Vetere: “Naturalmente la difesa non commenta le motivazioni del Riesame ed ha piena fiducia nella magistratura inquirente. Nelle sedi opportune si chiarirà la dinamica con la quale la mia assistita è stata brutalmente aggredita. La nostra preoccupazione in questa fase è la tranquillità della Sig.ra Rodriguez. Il paradosso della vicenda è che la stessa sorella dell’indagato ha preso le distanze dalle condotte del fratello che certamente sono molto gravi. Nelle prossime ore faremo un incontro con il sostituto procuratore per valutare tutte le strade possibili per tutelare la Sig.ra Rodigurez da queste persone. A parere nostro visto che comunque il Riesame ha ritenuto di dover riconoscere responsabili di questo vile attacco alla mia assistita altre persone, chiaramente è la dimostrazione di un’aggressione proditoria ed organizzata ai danni della povera Rodigurez. Si ribadisce la massima fiducia nella magistratura inquirente al fine di assicurare alla giustizia tutti i responsabili dell’aggressione ai danni della Rodriguez”.

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