Durante il Convegno organizzato dal Comitato a difesa del Punto di Primo Intervento di Sabaudia, tenutosi questa mattina al centro documentazione “Angiolo Mazzoni”, l’Assessore all’ambiente, ai servizi sociali, istruzione e sanità Ennio Zaottini non ha avuto mezze misure per i consiglieri pontini alla Pisana. Per l’ex rappresentante dell’ARPA della nostra Provincia in materia di sanità “i delegati regionali non stanno facendo nulla!“. Secondo Zaottini l’ultima speranza per la Sanità della nostra Provincia, collocata al 109esimo posto su 110 da uno studio commissionato nel 2017 da “Italia Oggi”, rimangono i Comuni e i loro Sindaci.
CONFERENZA DEI SINDACI IL 29 APRILE
Per questo l’Assessore ha indicato nella Conferenza locale socio-sanitaria convocata dal Presidente Damiano Coletta a Piazza del Popolo lunedì 29 aprile alle ore 10.30 un appuntamento fondamentale. All’ordine del giorno in 2° convocazione il futuro dei sette PPI. Zaottini ha aggiunto come la Giunta Gervasi rimane ferma nell’intento di rivendicare l’istituzione di una Casa della Salute a Sabaudia, laddove oggi sorge l’ex Ospedale di Via Conte Verde, e la difesa dell’unità di emergenza come modulo aggiuntivo della prima. L’assessore ha sottolineato come si tratti di una lotta in difesa del rispetto della Legge e non una rivendicazione utopistica.
LA NORMATIVA SANITARIA A TUTELA DEI PPI
Zaottini ha fatto esplicito riferimento all’art. 10 terzo capoverso della Legge 833 del ’78 istitutiva del Servizio Sanitario Nazionale in cui si dà una definizione di USL (oggi ASL) che non può prescindere dalla presenza di servizi di Pronto Intervento in ciascun distretto. Come se non bastasse ha richiamato l’ultimo Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 16 gennaio 2017 sui nuovi LEA (Livelli Essenziali di Assistenza), che obbliga l’SSN a garantire in situazioni di urgenza/emergenza in ambito extra-ospedaliero interventi sanitari tempestivi e finalizzati alla stabilizzazione del paziente, e la normativa nazionale e regionale che contemplano per ciascun Distretto sociosanitario almeno una CdS e un PPI annesso. In questo il membro della Giunta Gervasi ha lasciato intendere come la partecipazione dei cittadini in difesa dell’Art. 32 della Costituzione sia un aspetto fondamentale.
NESSUNA COLLABORAZIONE TRA ARES 118 E ASL
Forti perplessità l’Assessore le ha mostrate in riferimento al DCA 257 del 5 luglio del 2017 della Regione che farebbe ricadere la medicina d’emergenza nei centri medi e piccoli sotto la responsabilità di ARES 118: un’agenzia specializzata autonoma dall’ASL che difficilmente dialogherebbe in maniera efficiente con quest’ultima.
L’ORDINE DEI MEDICI A DIFESA DELL’ “h24”
È intervenuta anche la Vicepresidente dell’Ordine dei Medici di Latina, la dott.ssa Rita Salvatori, in rappresentanza di Giovanni Maria Righetti impegnato in una conferenza a Roma, sostenendo come la conservazione del servizio h24 dei PPI ogni giorno della settimana, comprese le festività, sia un elemento inderogabile della medicina d’urgenza dell’area pontina. Il Presidente dell’Ordine degli Infermieri della nostra Provincia, Annunziata Piccaro, ha dichiarato come non abbia alcun senso tagliare la rete d’emergenza se prima non si costruisce una rete completa ed efficiente di medicina territoriale. La Piccaro ha inoltre posto l’attenzione sulla nuova figura professionale dell‘infermiere di famiglia che potrebbe essere essenziale nella prevenzione primaria, secondaria e terziaria. Proprio quest’ultima permetterebbe di evitare il congestionamento dei Pronto Soccorso da parte di malati cronici.
L’ASL TAGLI ALTRE SPESE!
In ultimo Franco Brugnola, Presidente del Comitato che ha organizzato l’evento nonché ex dirigente dell’ASL LT, ha ricordato come i 7 PPI costino in tutto solo 7,2 mln di euro, per un’Azienda che ha spese annue per quasi un miliardo. Brugnola indica invece nella spesa farmaceutica e nella specialistica le voci che la Direzione generale dovrebbe tenere sotto controllo.