LATINA, IMPIANTI TERMICI: SECONDO DIETRO A DITTA COLPITA DA INTERDITTIVA ANTIMAFIA RINUNCIA

Impianti termici e di condizionamento negli edifici pubblici del Comune di Latina: l’ente approva il quadro economico per la manutenzione, nel frattempo l’interdittiva antimafia che ha coinvolto l’ex affidatario del servizio

Il Commissario straordinario del Comune di Latina, Carmine Valente, ha approvato due delibere ieri, 13 ottobre, con cui si cerca di mettere a posto impianti termici, anche in vista della crisi energetica, e le opere edili di proprietà comunale.

Per le opere edili la manutenzione non ha presentato particolari intoppi, almeno nel predisporre un provvedimento che con i poteri della giunta comunale 250mila euro.

Più complicata la questione degli impianti termici che, come noto, sono stati investiti indirettamente da un provvedimento di interdittiva antimafia. Ad essere destinatari del provvedimento della Prefettura di Napoli, ovviamente, non sono stati gli impianti termici, piuttosto la ditta che gestiva il servizi di manutenzione termica per il Comune di Latina: si tratta della Fo.Vi. Gas Srl di Giugliano (Napoli). La ditta edile campana, fondata nel 1987 dall’imprenditore Paolo Fontanella, si occupava per il Comune del capoluogo della “manutenzione ordinaria e manutenzione degli impianti termici e condizionamento”.

Secondo le risultanze del Comando Provinciale dei Carabinieri e il Nucleo Investigativo di Latina, l’amministratore della ditta, ossia il fondatore e socio di maggioranza Paolo Fontanella, sarebbe vicino a personaggi facenti parte del Clan Mallardo di Napoli, uno dei sodalizi più forti che già diverse volte è stato al centro di indagini e sequestri che hanno riguardato la provincia di Latina. In sostanza, si parla di un clan con ampie capacità di infiltrazione anche nel tessuto economico pontino.

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Contro il provvedimento prefettizio di Napoli, la ditta Fo.vi.Gas è ricorso al Tar della Campania lo scorso 27 settembre, ma – spiega il Commissario nelle delibera – relativamente alla richiesta di Amministrazione Giudiziale, è la stessa ditta ad aver rappresentato “di non aver formulato alcuna richiesta”.

A luglio 2021, la ditta campana si aggiudicata dal Comune di Latina i lavori di “conduzione/manutenzione e manutenzione straordinaria degli impianti termici e condizionamento presso gli edifici pubblici di proprietà comunale”: un ribasso d’asta del 26,477 %, per l’importo netto per dette lavorazioni di 130.518 euro oltre l’Iva e altri oneri.

Successivamente, il 19 luglio 2022, il Comune, nelle more dell’espletamento di una nuova gara d’appalto per l’affidamento delle manutenzioni ordinarie e straordinarie degli impianti termici/condizionamento presso gli edifici pubblici comunali, ha ravvisato la necessità di affidare ulteriori prestazioni lavorative alla stessa ditta FO VI GAS S.r.l.

Tuttavia, durante l’esecuzione del contratto, è arrivata l’adozione del procedimento della Prefettura di Napoli che, lo scorso 5 agosto 2022, ha notificato nei confronti della società FO.VI.GAS SRL l’interdittiva per poi trasmetterla al Comune di Latina il 15 settembre, informando della sussistenza dei motivi interdittivi di cui agli articoli 84 e 91 del Codice Antimafia.

Da quel momento “non sussistono i presupposti di Legge per il prosieguo delle attività contrattuali” e il Comune ha dovuto procedere a recedere dal contratto in essere “fatto salvo il pagamento del valore delle opere già eseguite e il rimborso delle spese sostenute per l’esecuzione del rimanente, nei limiti delle utilità conseguite”.

Una revoca che presupponeva di affidare la gestione al secondo classificato. Il problema è che quest’ultimo, arrivato dietro la ditta colpita da interdittiva antimafia, non ha accettato l’esecuzione della parte di contratto ancora rimanente. Dunque, il Comune di Latina, considerato il modico importo delle lavorazioni ancora da eseguire, nonché la natura delle opere, “sta predisponendo la nuova procedura di gara, con durata annuale, per la scelta del contraente a cui affidare la conduzione/manutenzione degli impianti termici negli edifici pubblici anno 2022/2023”. Ma sono ancora “in corso di predisposizione tutti gli atti propedeutici alla risoluzione del contratto ed alla successiva rendicontazione finale dell’appalto”.

Ecco perché per tentare di affidare al più presto un servizio dirimente, soprattutto per l’inverno tra due mesi e il caro energia dei venti ucraino-russi che spinge, il Comune ha dovuto approvare il progetto di fattibilità economica che prevede una spesa per l’ente di 219.500 euro, così come da quadro economico.

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