DISCARICA AD APRILIA: COMUNE RICORRE AL TAR CONTRO IL COMMISSARIO

Comune di Aprilia
Comune di Aprilia

Il Comune di Aprilia ricorre al Tar contro la decisione del commissario regionale Illuminato Bonsignore di aver individuato tra i siti papabili per la discarica uno sul territorio comunale

E sono due. Dopo la decisione di Cisterna di ricorrere al Tar contro il decreto commissariale, arriva anche il Comune di Aprilia che interpella il Tribunale amministrativo per bloccare gli effetti della scelta di Illuminato, ormai ex commissario. Una scelta già preannunciata dalla contrarietà espressa più volte pubblicamente dall’amministrazione apriliana.

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Come noto, uno dei tre siti individuati si trova ad Aprilia su una superficie pari a circa 77.000 mq della cava dismessa e successivamente “coltivata”, adiacente ad una parte di cava attualmente attiva e ad un’altra area per cui è in corso di perfezionamento l’autorizzazione all’ampliamento della cava stessa. L’area è di proprietà in parte di Stradaioli Holding Spa e in parte de “I Faggi Società Agricola Semplice di Stradaioli Rita“. La superficie dichiarata idonea è parte della superficie complessiva di 126.770 mq, per la necessità di escludere sia limitate porzioni di territorio tutelate da vincolo idrogeologico e sia limitate aree boscose e per l’opportunità di distanziamento di almeno 300 metri da alcune case sparse.

“Alla luce di quanto abbiamo esaminato non comprendiamo le ragioni e i criteri di scelta da parte del commissario – ha detto il sindaco di Aprilia Antonio Terra – contestualmente alla presentazione del ricorso al Tar, ci pare incredibile che un territorio particolare come questo preso in esame, possa ospitare un impianto di trattamento rifiuti. I vincoli sono tanti e piuttosto evidenti. Un territorio che vede la presenza di colture di pregio e di una popolazione faunistica all’interno di un’oasi merita attenzione e tutela, non certo infrastrutture così impattanti.Il comparto del kiwi è uno dei fiori all’occhiello del territorio pontino, imporre la presenza di un impianto di trattamento rifiuti andrebbe a incidere in maniera negativa sull’intero indotto agricolo. Come abbiamo già sottolineato più volte, – conclude Terra – Aprilia su questo terreno ha già dato. Infine attuando la nuova legge della Regione Lazio sulla gestione del ciclo dei rifiuti, mi auguro che la Conferenza dei sindaci vada avanti in maniera spedita verso la costruzione dei cosiddetti Egato e, all’interno di questo nuovo quadro normativo, si individuino con criteri adeguati gli impianti da realizzare”.

Il ricorso puntualizza che l’individuazione del sito apriliano è “illegittima perché l’area è direttamente interessata da fattori escludenti previsti dal Piano regionale di gestione dei rifiuti, che la rendono non idonea ad ospitare una discarica”. Ci sono due presenze, peraltro, che renderebbero impossibile una discarica di rifiuti derivanti dall’esubero del trattamento dell’indifferenziato: la scuola nel quartiere Montarelli e l’oleodotto Gaeta-Pomezia. Senza contare i vincoli relativi alla viabilità e all’approvvigionamento idrico.

“Inoltre l’area – conclude il Comune di Aprilia – si trova a ridosso di una zona ad alta vocazione agricola interamente utilizzata per la coltivazione del Kiwi biologico Igp nella quale insiste una vera e propria oasi naturalistica con la presenza di diverse specie animali”. 

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