DISCARICHE A CISTERNA: COMUNE IMPUGNA DECISIONE DEL COMMISSARIO E RICORRE AL TAR

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Comune di Cisterna
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Discarica pontina a Cisterna di Latina: individuati due dei tre siti dall’ex Commissario Bonsignore, ora il Comune ricorre al Tar

L’oggetto della delibera di Giunta numero 199, disposta il 4 agosto, parla chiaro: “Ricorso al Tribunale Amministrativo del Lazio avverso il decreto del commissario ad acta del 16 giugno 2022, concernente “Individuazione di siti nel territorio della provincia di Latina, idonei alla localizzazione e realizzazione degli impianti di smaltimento dei rifiuti per garantire l’autosufficienza dell’Ato Latina“.

L’atto impugnato dalla Giunta guidata dal Sindaco Valentino Mantini è quello con il quale poco meno di due mesi fa, il Commissario ad acta, nominato dalla Regione Lazio, Illuminato Bonsignore ha scelto tre siti: uno ad Aprilia (cava della società Stradaioli) e due a Cisterna di Latina. Nella città dei butteri i due siti individuati, per ospitare la tranche dei rifiuti che derivano dalla lavorazione dell’indifferenziato, sono in località “la Villa”, di proprietà Scavilana S.r.l., e in Via Nettuno presso l’ex stabilimento industriale dismesso nel 1990 dalla Goodyear, di proprietà Sfim Investimenti Spa.

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Per la Giunta Mantini, la decisione di Bonsignore è viziata “potendosi cogliere nella relativa scelta evidenti profili di violazione di legge ed eccesso di potere per errore nei presupposti”. Nella delibera di Giunta viene chiarito a chiare lettere che “la lesività” del provvedimento dell’ex Commissario ad acta “rispetto agli interessi della Comunità cisternese è invece errata e grava il territorio comunale di servitù atte ad arrecare pregiudizi all’ambiente, al valore degli immobili circostanti, alle attività – anche agricole di pregio – ivi svolte e alla salute pubblica, pure incidendo sulla viabilità locale, in termini di notevole incremento di flussi di automezzi pesanti, e sul correlato inquinamento atmosferico”.

La Giunta, quindi, ha deciso di ricorrere al Tar nominando l’avvocato del Foro di Roma Giuseppe Naccarato “per contrastare la decisione assunta con il succitato decreto commissariale, chiedendone l’annullamento alla competente Autorità giudiziaria“.

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