Si è svolto questa mattina presso il mercato settimanale di Gaeta il volantinaggio di Italia Sovrana e Popolare per le elezioni politiche di Domenica prossima 25 Settembre in presenza di Salvatore Sortino, candidato alla Camera dei deputati del collegio Lazio 2 Provincia di Latina e Frosinone
Italia Sovrana e Popolare è una coalizione di 15 tra Partiti e movimenti antisistema che in questi ultimi due anni hanno protestato nelle principali piazze italiane contro la gestione fallimentare dell’emergenza pandemica prima e della crisi internazionale subito dopo, contro la speculazione finanziaria di Banche e Multinazionali straniere che sta facendo salire alle stelle il costo della vita e ci sta portando in una crisi energetica volta a distruggere l’economia italiana. Ci hanno costretto a raccogliere più di 70.000 firme sotto i 40 gradi di Agosto, mentre i partiti del PUL (Partito Unico Liberista) dalla Meloni a Conte, da Salvini a Letta, continuavano a votare a favore dell’invio di soldi e armi all’Ucraina, gettando benzina sul fuoco di un conflitto che può trasformarsi nella Terza Guerra Mondiale e impoverendo ulteriormente gli Italiani.
Siamo per un Italia indipendente, fuori da NATO, Unione Europea, Euro e Organizzazione mondiale della Sanità (OMS). Bisogna ormai archiviare la stagione dell’unipolarismo atlantista per approdare ad un mondo multipolare fondato sulla solidarietà e sovranità di stati affratellati internazionalmente.
Siamo per la ristrutturazione generale della sanità pubblica e fine di ogni privatizzazione in questo settore. Avvieremo una commissione d’inchiesta parlamentare sulle scelte dei governi durante l’emergenza pandemica.
Siamo per l’azzeramento di tutta la legislazione relativa alla precarizzazione e agli attacchi al lavoro autonomo. Abrogheremo la Legge Fornero, e torneremo ad una tassazione seriamente progressiva che, sulle persone fisiche, ricalchi l’imposta delineata dalla riforma del 1971 con 32 scaglioni di reddito.
Nessun sostegno alla scuola paritaria: “Sanità, scuola, trasporti, assieme ai settori strategici come infrastrutture ed energia, devono essere pubblici”. Adegueremo la spesa pubblica italiana per l’istruzione almeno alla media europea.
Transizione energetica e uso delle rinnovabili. Incentivi economici rivolti alle piccole e medie imprese per l’acquisto di pannelli solari, mini eolico e macchinari per produzione di biometano. No agli allevamenti intensivi. Riconversione massiccia all’agricoltura biologica. Questi sono solo alcuni dei punti del nostro programma che abbiamo volantinato in sintesi questa mattina.