“Il 25 settembre si vota per le elezioni politiche e saremo chiamati a stabilire la composizione del nuovo Parlamento italiano. La campagna elettore che stiamo vivendo è difficile sotto vari punti di vista. Quasi tutte le forze politiche in campo mirano più a screditare l’avversario che a dimostrare i contenuti dei rispettivi programmi. Tutto questo mentre, sullo sfondo, i cittadini vivono sulla loro pelle le difficoltà della ripresa post pandemia, rallentata e appesantita da un aumento di prezzi ed una crisi energetica senza precedenti.
Forse non ci rendiamo veramente conto di quanto siano importanti queste votazioni per il nostro futuro. Le scelte che dovrà prendere il prossimo Governo sono decisive per la vita di numerosi cittadini, famiglie e imprese attendono risposte a problemi di portata enorme.
Stiamo vivendo il principio di una crisi, anche se non soprattutto ambientale, che nei prossimi trent’anni trasformerà per sempre le nostre esistenze: saremo costretti a cambiare il modo di lavorare, di spostarci, di mangiare, di comprare, di vivere. Tutto ciò che la politica deciderà nei prossimi anni, avrà ripercussioni nei decenni successivi.
A rischio è l’intero ambiente che ci circonda. L’estate trascorsa tra siccità e alluvioni è l’ennesimo campanello di allarme che ci avverte che non esiste un altro pianeta, l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia ci ricorda che Democrazia e Libertà non sono concetti scontati, le difficoltà delle decisioni che coinvolgono sicurezza sanitaria e libertà personale hanno evidenziato quanto sia importante una classe politica molto competente, le difficoltà socio-economiche attuali rendono necessaria l’immersione nella realtà della classe dirigente.
È fondamentale che tutti noi cittadini prendiamo coscienza di quanto sia urgente intervenire in ambiti come questi e, una volta fatto ciò, esprimere un voto a chi, come l’alleanza di centrosinistra guidata dal Partito Democratico, ha messo al centro del programma elettorale le persone, l’ambiente, il lavoro.
Una rivoluzione culturale che parte dai singoli amministratori di Comuni e Regioni e ci vede impegnati, tra l’altro, in questi punti programmatici: salario minimo, lotta al precariato, affitti più bassi per i giovani, ius scholae, alloggi popolari, scuola dell’infanzia obbligatoria e gratuita, assunzione di nuovi medici di famiglia, parità salariale tra uomini e donne. La scelta del 25 settembre è una scelta che impatterà sul nostro futuro. Noi vorremo svegliarci in un’Italia più Democratica e Progressista”.
Lo scrive in una nota il Partito Democratico di Fondi.