Ballottaggio sì o no? La Commissione elettorale non deciderà su quanto richiesto dalla lista di centrodestra “Latina nel Cuore”
La commissione elettorale centrale, presieduta dal Giudice del Tribunale di Latina Luca Venditto, ha sciolto la riserva in merito alla memoria presentata da una delle liste di centrodestra. Non sarà la commissione elettorale a decidere poiché la materia non rientra nei loro compiti.
È stata la lista “Latina nel Cuore”, poi con il sostegno del vice coordinatore del Lazio Enrico Tiero (Fratelli d’Italia), a presentare una memoria alla commissione elettorale in cui si richiede un parere al Tribunale Amministrativo del Lazio. Il Tar sarebbe interpellato in riferimento all’eventuale ballottaggio che il centrodestra ritiene dovrebbe celebrarsi.
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Dopo il 4 settembre, come noto, il candidato Sindaco del centrodestra, Vincenzo Zaccheo, non ha raggiunto il 50%, fermandosi al 49,8% complessivo. Per tale ragione Coletta, facendo salva la validità del ballottaggio dell’ottobre 2021 dove il leader di Latina Bene Comune ha vinto su Zaccheo, è confermato sindaco. Eppure, dal centrodestra, in particolare la lista di Vincenzo Zaccheo, “Latina nel Cuore”, sostengono che ad oggi occorre il ballottaggio, nonostante non sia stato oggetto del ricorso che ha fatto scaturire l’ormai storica sentenza del Tar datata 8 luglio 2022.
La commissione elettorale, oggi, 5 settembre, si era riservata e ha fatto sapere di non avere la competenza per decidere: sono stati intanto verificati i voti dei Sindaci e delle liste nelle 22 sezioni e sono stati ritenuti validi. Domani si procederà alla validazione delle preferenze dei candidati per poi trasmettere tutto alla Commissione Circoscrizionale centrale della Prefettura di Latina. Sarà quella la sede in cui dovrebbe essere ultimato l’ultimo step con la successiva proclamazione del primo cittadino e il probabile e conseguente ricorso del centrodestra al Tar.
Tuttavia, sul sito del Ministero dell’Interno (fai clic qui) Damiano Coletta viene indicato come Sindaco. Ad oggi, però, a Latina, è tutto congelato in attesa che vi sia la parola fine sul dilemma: ballottaggio sì, ballottaggio no.
“Purtroppo anche in queste ore – dichiara il Segretario comunale e consigliere del Partito Democratico Leonardo Majocchi – ne abbiamo lette tante sulla proclamazione degli eletti, nuovi ricorsi, sospensioni. Sembra una storia senza fine. Ma soprattutto una storia che ha il solo scopo di destabilizzare un clima politico e cittadino già abbondantemente teso, creando ulteriore confusione. Quanto la destra ha tentato di fare nelle ultime ore, cercando di bloccare la proclamazione degli eletti nella Commissione Elettorale è grave e senza precedenti per la storia di questa città. Faremo dovute considerazioni politiche su quanto è accaduto in queste settimane e su cosa, nel rapporto verso la città, sta provocando tutto ciò. Le persone sono stanche e non hanno bisogno di questi teatrini. Né hanno a che fare con un sistema democratico l’agitazione ogni due per tre del momento elettorale, con richieste di voto continue e l’inquinamento del dibattito”.
“La democrazia – conclude Majocchi – è altra cosa tra cui il rispetto e l’orientamento consapevole della propria comunità cittadina. Non la sua fagocitazione. Misuriamoci sul governo e sulle tante cose da fare”.
Fa eco a Majocchi anche il consigliere comunale ed ex assessore Dario Bellini: “Fino a che punto una città può sopportare? C’è un ricorso presentato che in nessun passaggio fa menzione di alcuna irregolarità che si possa essere svolta durante il turno di ballottaggio e per questa ragione in nessun passaggio fa richiesta di ripetere anche il turno di ballottaggio. Ci sono due sentenze, quelle famose del TAR e la successiva del Consiglio di Stato che si sono pronunciate in modo chiaro ed in nessun passaggio fanno menzione della necessità di tornare alle urne anche per il ballottaggio. C’è poi un candidato sindaco, che non ha più nulla da perdere, che continua a pensare che questa città sia un oggetto che gli appartenga e che il voto popolare possa essere piegato alle proprie esigenze.I legali di questo signore, che si chiama Vincenzo Zaccheo, oggi hanno interrotto i lavori dalla Commissione elettorale chiedendo che la stessa non andasse avanti nei propri compiti perché loro si stavano apprestando a presentare ennesimo ricorso al TAR per chiedere la ripetizione del turno di ballottaggio. Dopo 20 minuti di interruzione i lavori sono ripresi regolarmente.Questo signore ed i suoi legali, oltre aver fatto una pessima figura in quanto la commissione in oggetto non è quella che proclama gli eletti (quella si chiama Commissione elettorale circondariale) ma controlla tra le altre cose solo che nessuno dei candidati a Sindaco abbia superato il 50% dei voti e comunica questo dato alla Prefettura, oltre aver fatto perdere tempo a questa Commissione che quanto prima deve mettere in condizione il Comune di lavorare per la nostra città, si rende conto questo signore di nome Vincenzo Zaccheo che il Paese sta per affrontare una crisi economica senza precedenti?Si rende conto che famiglie, imprese, enti locali stanno subendo fenomeni inflativi tra i più duri degli ultimi 30 anni e che sono a rischio cose ben più importanti del suo futuro politico?!Vincenzo Zaccheo ed i suoi sodali avranno capito quanto la città ha detto nel turno di ballottaggio del 2021?!Avranno infine capito che è compito della politica risolvere i problemi dei cittadini e non crearne di ulteriori con attività ostruzionistiche, dilatorie, ricorsi presentati a goccia e che Latina ha bisogno ora di un’amministrazione stabile che sappia prendere decisioni importanti per il proprio futuro?!”.