Un equilibrio tra entrate e uscite da raggiungere in 15 anni e una massa debitoria di più di 8 milioni di euro da azzerare: inizia il percorso più delicato dal punto di vista contabile della storia più recente del Comune di Sezze

RESA DEI CONTI PER SEZZE: RIEQUILIBRIO FINANZIARIO IN 15 ANNI

Lidano Lucidi
Lidano Lucidi

Un pareggio tra entrate e uscite da far quadrare non più in 3 anni, come prevedrebbe il bilancio previsionale 2022-2025, ma in 15. In questo si traduce sinteticamente la procedura straordinaria a cui ha aderito il Comune di Sezze attraverso l’approvazione da parte del Consiglio il 16 agosto (l’opposizione è uscita fuori dall’aula in occasione del voto). Consiglio in modalità “ibrida” dal momento che se da un lato l’assise era stata convocata in presenza; dall’altro il Presidente dell’Assemblea Pietro Del Duca aveva acconsentito al collegamento via streaming del consigliere di minoranza, nonché già sindaco, Sergio Di Raimo. La delibera di adesione approvata in sala consiliare verrà trasmessa entro 5 giorni al Ministero dell’Interno e alla Corte dei Conti. Seguiranno altri 90 giorni in cui la Giunta prima e il Consiglio poi dovranno deliberare sul Piano di Riequilibrio pluriennale in cui saranno identificati e quantificati crediti esigibili (residui attivi), eventuali debiti fuori bilancio, più in generale il disavanzo tra situazione creditoria e debitoria dell’Ente.

Anticipazioni di tesoreria da riassorbire

Lungo il futuro cammino quindicennale di Sezze 7,3 milioni di anticipazione di cassa da riassorbire risultato di una massa passiva di almeno 8,6 milioni di euro. Questa è solo la base di partenza dato che, come ha spiegato il primo cittadino Lidano Lucidi, il debito accumulato potrebbe raggiungere e superare i 10 milioni nei prossimi mesi via via che all’Ente vengono notificate somme da restituire, multe e sanzioni da saldare: il 3 agosto scorso la Commissione tributaria regionale ha condannato l’Spl per il mancato pagamento di 381mila euro di Iva sulle cartelle del 2011 e 2012; una nota del 12 agosto ha rilevato una perdita di esercizio annuo dell’Spl di 500mila euro a cui si deve aggiungere un altro centinaio di euro di fatture da stralciare; altri 250mila euro derivano dalla sentenza Maselli relativa ad immobili oggetto di esproprio in località Monte Trevi; ancora 60mila euro da corrispondere per la mancata realizzazione della Casa dei Giovani. Sono un’infinità i contenziosi elencati da Lucidi che stanno dando in questi mesi torto all’Ente. Un debito che monta progressivamente e la cui esatta quantificazione avverrà solo in sede di redazione del Piano di riequilibrio.

Incapacità di riscuotere i tributi

Un Comune con un’evidente incapacità di riscossione, quello descritto dal Sindaco, e l’aver affidato all’Agenzia delle Entrate il recupero di Tari e Imu non ha mutato in meglio la situazione. Di 7 mln di crediti esigibili affidati all’ex Equitalia appena lo 0,28% (20 mln di euro) si sono tradotti in denaro effettivamente incassati per l’Ente. Milioni di residui attivi inesigibili, o difficilmente esigibili, continuano a gravare nella pancia del leoncino Nemeo.

L’intervento nell’aula Di trapano del sindaco Lidano Lucidi

Trasporti scolastici e mense

Il quadro non è più incoraggiante se si passa a trattare dei trasporti scolastiche e delle mense. Le tariffe vigenti fino a giugno riuscivano a coprire appena il 30% dei costi reali. In vista dell’ondata inflazionistica del prossimo autunno dei prezzi di materie prime e generi alimentari, l’aumento a 340 euro dello scuolabus e di 4 euro a pasto si è reso necessario per rendere almeno parzialmente sostenibili i servizi.

Chi vuole ancora lavorare con Sezze?

Date le premesse, ha proseguito il primo cittadino, ne consegue una crescente difficoltà per il Comune di far fronte agli impegni di spesa assunti nei confronti dei fornitori privati di beni e servizi. Se nel 2015 gli uffici liquidavano una fattura in media dopo 79 giorni dalla sua emissione, nel 2019 si è passati ad una media di 131 giorni e nel 2021 si sono raggiunti i 235 giorni. Da qui una serie di decreti ingiuntivi fino al rifiuto da parte di alcune aziende di lavorare con il Comune. Il riequilibrio, ha concluso Lucidi, è una medicina amara, ma noi siamo malati.

Scontro tra Rezzini e Di Palma

L’assessore al bilancio Mauro Rezzini ha rimarcato lo stato di insolvenza finanziaria del Comune entro il prossimo triennio dichiarando l’impossibilità di percorrere ormai le vie ordinarie. Il commercialista setino ha inoltre posto l’attenzione sulle varie criticità della municipalizzata che, a suo dire, non si sa di che morte debba morire. A riguardo il consigliere di minoranza Serafino Di Palma ha ricordato come fosse proprio Rezzini il revisore unico dell’Spl dal 2018 al 2022 e come gli ultimi bilanci della controllata siano passati proprio per la certificazione di quest’ultimo. Lo stesso Di Palma, ripercorrendo il proprio lavoro negli anni attraverso le innumerevoli interrogazioni, ha evidenziato come le criticità del bilancio comunale e della municipalizzata risalissero addirittura al periodo 2014-2015.

Serafino Di Palma

Piccinella chiama alla collaborazione le forze in campo

Il numero uno del gruppo consiliare più corposo della maggioranza, Identità Setina, Daniele Piccinella ha parlato della strada del pre-dissesto come di un atto coraggioso, necessario e di carattere politico prima ancora che tecnico. Per Piccinella è necessario che aumentino progressivamente le entrate per l’erario locale attraverso l’apertura di nuove aziende nel territorio setino. L’aumento di investimenti da parte dei residenti e dei non residenti, sempre secondo Piccinella, è possibile solo qualora si creino condizioni politico-amministrative favorevoli e per far questo è necessaria una stretta collaborazione tra tutte le forze politiche sul piano delle idee. Un processo di scambio e di elaborazione di proposte che dovrà coinvolgere anche i cittadini. Per tale ragione gli amministratori e i consiglieri vicini alla Giunta Lucidi si preoccuperanno di illustrare e spiegare nei territori ai setini il procedimento di riequilibrio finanziario.

Problemi tecnici offuscano le parole di Di Raimo

Si è raccomandato Di Raimo affinché gli amministratori leggano attentamente le linee guida della Corte dei Conti per l’esame del piano di riequilibrio finanziario e provvedano anticipatamente, prima ancora che il Piano di riequilibrio giunga ai tavoli degli Interni e della Corte dei Conti, all’adozione del bilancio previsionale. Un passaggio non obbligatorio dal punto di vista normativo, ma auspicabile ai fini dell’approfondimento e il definitivo accertamento delle uscite. L’intervento dell’ex sindaco era difficile da seguire a causa di alcune problematicità dovute alla connessione eppure dalle sue parole si è evinta una visione alternativa rispetto a quella dell’Amministrazione. Una visione differente della condizione dei conti dell’Ente che parte da un’analisi delle singole voci in uscita che compongono i 8 milioni di debito. Un’impostazione forse destinata ad alimentare un più serrato dibattito politico.

Una foto apparsa su Instagram dei consiglieri di maggioranza
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