“La 26esima Giornata Nazionale della donazione di organi e tessuti ci offre l’occasione, come Regione, di promuovere – soprattutto presso i giovani – la cultura della donazione.
Rispetto ad altri Paesi europei, infatti, l’Italia sconta un gap di informazione che porta il 30% delle persone a opporsi al trapianto, con grandi e gravi disuguaglianze fra nord e sud.
La donazione è una ricchezza da salvaguardare anche attraverso il miglioramento dell’assistenza post-trapianto, la promozione della ricerca e dell’innovazione.
I dati che abbiamo a disposizione evidenziano un trend positivo nel Lazio: ad oggi, la nostra Regione, infatti, ha superato i 900.000 consensi alla donazione. Ma non basta.
Ridurre le liste d’attesa, tuttavia, sarà un imperativo della nostra amministrazione in tutti gli ambiti sanitari: ad oggi rispetto al tema della donazione di organi abbiamo 1087 pazienti adulti che aspettano un trapianto e 68 pediatrici. Non sono numeri, ma storie di sofferenza e di attaccamento alla vita che meritano riposte concrete da parte delle Istituzioni.
La conoscenza è alla base della scelta: i cittadini possono, infatti, optare per una donazione consapevole in vita, recandosi all’ufficio anagrafe del proprio comune in fase di rilascio o di rinnovo della carta di identità, oppure presso la Asl di appartenenza.
Donare gli organi è un infinito atto d’amore, oltre che di estrema generosità. Grazie ai progressi della scienza avvenuti nel campo dei trapianti si possono restituire luce, speranza e vita a tante persone. Ai donatori e alle loro famiglie va la riconoscenza e il ringraziamento dell’intera comunità nazionale”.
Così il Presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, in occasione della 26° Giornata Nazionale della donazione di organi e tessuti.