Il Consorzio Nautico di Borgo Grappa, l’impresa che è stata esclusa dalla negoziazione del Comune di Latina che ha affidato 200 posti barca al porto canale di Rio Martino, non ci sta e dopo aver presentato il ricorso al Tar scrive una lettera aperta alla città
LA LETTERA – Il Borgo “vive” soprattutto grazie al porto – canale dl Rio Martino. Affidare la concessione dei posti barca ad un’azienda dl Borgo Grappa avrebbe significato spingere i diportisti ad usufruire dei servizi nautici che il Borgo offre (ricambi, manutenzione, rimessaggio ecc.) e anche aiutare tutte le altre attività del Borgo, che ricevono beneficio dal movimento che si crea intorno alla nautica,
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Proprio per questo, e cioè per tutelare il Borgo, un Consorzio di Borgo Grappa da anni ha presentato un progetto, che però il Comune non ha accettato. Ora la concessione è stata purtroppo assegnata ad aziende che con il Borgo non hanno nulla a che vedere, e questo si potrebbe pure sopportare, a patto che l’assegnazione fosse fatta bene. Invece non sembra che sia così!
Come è possibile assegnare una concessione per 200 posti barca ad un soggetto che ha tatto un progetto e un piano economico finanziario solo per 50 posti? Come è possibile assegnare la concessione per 200 posti ad un soggetto che ha la facoltà di decidere lui se aumentare i posti ed eventualmente arrivare a 200, a seconda delle esigenze di mercato? E inoltre, il Comune stesso ha sempre detto che per far entrare 200 posti nella darsena bisognava anche fare almeno parte delle opere pubbliche del III stralcio funzionale, che ancora mancano. Eppure l’aggiudicatario della concessione non si è affatto impegnato a fare questi lavori, quindi è lecito chiedersi se i 200 posti li realizzerà mai, anche perché materialmente, senza questi lavori, non li potrebbe proprio realizzare! Insomma non solo il Borgo, in tutte le sue realtà economiche, è stato pregiudicato da questa assegnazione, ma per di più questa assegnazione solleva veramente tanti interrogativi!