ZONE FRANCHE DOGANALI NEL BASSO LAZIO, PRESENTATO ODG AL BILANCIO

Nicola Calandrini
Nicola Calandrini

Zone Franche Doganali nel Basso Lazio, Calandrini (FdI): “Presentato Ordine del Giorno per la Legge di Bilancio”

“La creazione di Zone Franche Doganali nel Basso Lazio rappresenta una misura strategica per sostenere il tessuto produttivo delle province di Latina e Frosinone e attrarre nuovi investimenti”.
Lo dichiara il senatore Nicola Calandrini, presidente della Commissione Bilancio del Senato.

Calandrini aveva inizialmente presentato un emendamento al disegno di legge sull’estensione della Zona Economica Speciale (ZES), attualmente in discussione al Senato. Tuttavia, trattandosi di un provvedimento specifico per le regioni Marche e Umbria, ha scelto di ritirare l’emendamento e di presentare un Ordine del Giorno (AS 1639) che impegna il Governo a inserire la misura delle Zone Franche Doganali per le province di Latina e Frosinone nel prossimo provvedimento utile: la Legge di Bilancio, ormai imminente.

“Le Zone Franche Doganali — spiega Calandrini — permetteranno di ridurre le barriere doganali e introdurre incentivi fiscali mirati, trasformando aree portuali, retroportuali e industriali del basso Lazio in veri e propri hub per lo sviluppo logistico e produttivo. È uno strumento concreto per contrastare la concorrenza delle aree limitrofe comprese nella ZES unica del Mezzogiorno e per rafforzare la competitività del nostro territorio”.

L’Ordine del Giorno presentato impegna il Governo a istituire Zone Franche Doganali intercluse nelle aree LAZ3, LAZ4 e LAZ5-LAZ6-LAZ7, come indicate nella Carta degli aiuti a finalità regionale per il periodo 2022-2027. La perimetrazione sarà proposta dall’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale e dalla Regione Lazio.

“Questa misura — conclude Calandrini — si affiancherà alla Zona Logistica Semplificata (ZLS) che la Regione Lazio sta varando, generando un pacchetto integrato di incentivi e semplificazioni che potrà davvero rilanciare l’economia locale e favorire nuova occupazione”.

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