Zona Economica Speciale unica. Fondi Vera chiede un impegno a tutta la Politica fondana: “Stiliamo una Mozione condivisa, portiamola in Consiglio e approviamola”
“Da più parti, da mesi ormai, si stanno registrando interventi istituzionali e prese di posizione relative alla discutibile esclusione del basso Lazio dalla nuova Zona Economica Speciale (ZES) unica per il Mezzogiorno. Tema che trasversalmente sta mettendo un po’ tutti d’accordo, con la condivisa e diffusa necessità di richiamare l’attenzione del Governo su questa decisione. D’altronde non potrebbe essere altrimenti” commenta Francesco Ciccone, Capogruppo Consiliare di Fondi Vera.
La ZES unica, infatti, attiva dal 1° Gennaio 2024, comprende Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Marche, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna, ma non include la Provincia di Latina e quella di Frosione, pur essendo contigue alle Regioni meridionali. “Un’estromissione che crea un grave e inevitabile squilibrio competitivo: le imprese beneficeranno di agevolazioni fiscali e amministrative previste dalla ZES unica, mentre i distretti industriali del Lazio meridionale resterebbero senza strumenti analoghi” aggiunge Giuseppe Capotosto, Responsabile del Gruppo di Lavoro di Fondi Vera dedicato allo sviluppo del territorio.
La recente lettera congiunta al Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni e al Presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, a firma di Gerardo Stefanelli e Luca Di Stefano, Presidenti delle Province di Latina e Frosinone, testimonia l’importanza di affrontare questo argomento in ogni sede, soprattutto per sollecitare chi di dovere a rivedere la scelta fatta.
Una serie di criticità attanagliano da anni il territorio del basso Lazio, in particolare la situazione infrastrutturale carente e la sempre più marcata “desertificazione economica”, che aggravano una crisi già profonda. Contesto nell’ambito del quale l’esclusione del Basso Lazio dalle ZES costituisce un danno ingiustificato, motivo per cui riteniamo necessario un “fronte comune” delle Istituzioni per correggere questa grave disparità.
“Un impegno da parte della massima assise comunale è fondamentale, anche per supportare le azioni che singolarmente Partiti e parlamentari eletti in queste aree stanno intraprendendo nelle competenti sedi nazionali. È ciò che ho messo nero su bianco in una nota indirizzata al Sindaco, al Presidente del Consiglio ed a tutti i Capigruppo” aggiunge Ciccone.
Per questo motivo, attraverso il nostro Capogruppo, chiediamo la convocazione di un’apposita Conferenza dei Capigruppo al fine di stilare un documento condiviso, da portare in Consiglio Comunale sottoforma di Mozione, con l’obiettivo di approvarla all’unanimità, perché su temi fondamentali come quello dello sviluppo del territorio non crediamo ci siano colori e casacche di Partito, ma un unico interesse, quello della Comunità che abbiamo l’onore e l’onere di rappresentare.
La stesura e successiva discussione e approvazione di una Mozione unitaria rappresenterebbe un segnale importante in un momento cruciale per il futuro delle ZES in ambito nazionale. “Con la ZES unica per il Mezzogiorno tutti quei territori che sapranno organizzarsi e proporre iniziative concrete potranno, infatti, beneficiare di strumenti di semplificazione burocratica, attrazione di investimenti e nuove opportunità occupazionali. Non possiamo permetterci il lusso di assistere indifferenti a questo scenario così preoccupante” conclude Capotosto.
                    
                