WEST NILE, IL MINISTERO DELLA SALUTE INVIA UNA DELEGAZIONE A LATINA

Il 12 agosto prossimo una delegazione del Ministero della Salute si recherà a Latina e a Caserta per monitorare la diffusione del virus West Nile.

A oggi, in Italia, si notificano 145 casi di infezione. Lo ha detto il ministro della Salute, Orazio Schillaci, in occasione di un’informativa sulle misure di prevenzione e di contrasto della diffusione del virus West Nile, in corso nella commissione Affari sociali del Senato. Il virus “dal 2008 si è progressivamente diffuso e dal 2018 si osserva una presenza costante, soprattutto in estate”, ha spiegato il ministro. Di 145 casi, “59 sono in forma neuro invasiva e il maggior numero di casi si sono registrati nella regione Lazio e nelle regione Campania”, ha aggiunto Schillaci. 

”Dieci casi in forma asintomatica sono stati identificati nei donatori di sangue, 75 i casi di febbre”, ha spiegato il ministro. “Ne Lazio sono 93 i casi, 24 in Campania, 14 in Veneto, quattro in Piemonte, tre in Lombardia, quattro in Emilia-Romagna, due in Sardegna e uno in Puglia. Sono stati notificati 12 decessi: uno in Piemonte, quattro nel Lazio, sette in Campania). E sono 37 le province con dimostrata circolazione del Virus appartenenti a dieci regioni”, ha detto ancora il ministro. 

La situazione relativa alla diffusione del virus West Nile nell’uomo “è sotto controllo, costantemente monitorata e in linea con gli anni precedenti”. Ha detto ancora il ministro della Salute.

Intanto arriva dal mondo della caccia una proposta inaspettata. “I dati scientifici parlano chiaro: il vettore della zanzara del West Nile è la cornacchia. Occorre intensificare gli abbattimento, in special modo nei mesi di agosto e settembre”.

La proposta arriva dall’associazione Libera Caccia di Latina che collabora già da diversi anni con le ASL consegnando loro dei campioni di Cornacchia per il controllo della malattia. Appurato come sia il volatile il primo vettore della zanzara che ha mietuto già troppe vittime, va stabilito un piano d’azione per l’abbattimento, a tutela della popolazione.

“Il mondo venatorio – spiega il presidente Gabriele Tullio – è pronto a fare la propria parte e a svolgere l’importante ruolo nell’attività di sorveglianza integrata. Nella nostra Regione il monitoraggio della presenza del virus nell’avifauna viene portato avanti con i cacciatori che, in questi anni hanno dato la possibilità di studiare molti casi e trovare le necessarie contromisure consegnando alla ricerca volatili selvatici che si sono rivelati essere uno dei principali serbatoi. È l’ennesimo esempio di come l’attività venatoria possa svolgere un ruolo virtuoso per la collettività. Crediamo – conclude Tullio – che sia ora necessario alimentare l’attività di abbattimento degli uccelli, ora più che mai visto che sono i mesi di agosto e settembre quelli più prolifici per le zanzare’.

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