Latina Bene Comune: “Il Welfare affonda: rischiano di naufragare progetti per circa 5 milioni destinati a chi ha più bisogno”
“Gran parte dei fondi Pnrr dedicati a progetti assolutamente necessari per la città, come quelli legati ai Servizi sociali per la disabilità e la povertà estrema, sono fortemente a rischio. Lo abbiamo appreso dall’assessore Nasso, dai funzionari e dai dirigenti presenti oggi nella seduta della commissione congiunta Servizi sociali e Pianificazione. Parliamo di milioni di euro.
E questo è un fallimento grave, perché i fondi erano tanti e numerosi e su questi progetto avevamo puntato in modo deciso per affrontare alcune delle maggiori criticità presenti sul territorio”. Così il gruppo consiliare di Lbc, composto da Dario Bellini, Damiano Coletta, Floriana Coletta e Loretta Isotton, commenta quanto emerso nella commissione che si è tenuta oggi.
“Speriamo ancora di recuperare il più possibile, ma temiamo, dal quadro che ci è stato descritto, che sarà difficile – aggiungono i consiglieri – Dei tre progetti su autonomia abitativa e dopo di noi, ciascuno del valore di 715 mila euro, due sono ormai saltati per l’incapacità politica di trovare per tempo soluzioni alternative. Ne resta in piedi soltanto uno per il quale l’Ater concederà quattro degli immobili del nuovo stabile di via Selene.
Tramonta invece l’obiettivo di combattere la povertà estrema attraverso progetti di housing first e la stazione di posta, per i quali la passata amministrazione aveva intercettato risorse del Pnrr per 4 milioni di euro. Resta poi l’incognita del progetto di contrasto al caporalato, anche questo realizzato dalla precedente amministrazione per 4 milioni di euro, che rappresentava una pietra miliare nell’ambito dell’azione del Welfare. Un progetto di cui la stessa sindaca aveva a sua volta ribadito l’importanza nella sede della prefettura, all’indomani della morte di Satnam Singh. A fronte dunque di tanti buoni propositi e addirittura a fronte di una costituzione di parte civile del Comune al processo per la morte del cittadino indiano, anche su questo fronte in realtà non è stato fatto nulla e sembra sia difficile ottenere il finanziamento riconosciuto, visti i tempi che restano. Per la sua inefficienza l’amministrazione di Latina ha fatto perdere questa grandissima opportunità anche ad altri comuni e anche questo è gravissimo”.
“I finanziamenti del Pnrr – aggiunge la segretaria del movimento, Elettra Ortu La Barbera – saranno al ribasso anche per il progetto contro il burn out degli operatori sociali e le risorse depotenziate segnano il fallimento dell’amministrazione comunale di Latina che trascina anche il distretto Lt3, partner in questo progetto. Sul percorso ‘dopo di noi’ è stato realizzato un accordo con Sabaudia per l’utilizzo della Casa domotica, ma Latina resta senza nulla e quasi nessun utente può o vuole sradicarsi dal loro contesto familiare e sociale per trasferirsi in un’altra città. L’obiettivo era ovviamente anche quello di realizzare percorsi di questo tipo nella nostra città, tenendo presente quante sono le persone con disabilità che frequentano i centri diurni di Latina.
È ancora una volta evidente la considerazione che questa maggioranza ha, nella sua attività di programmazione e indirizzo politico, rispetto ai problemi dei fragili e dei cittadini vulnerabili. Ribadiamo una volta di più che non c’è attenzione e sensibilità su questi temi che una società contemporanea ha invece il dovere di affrontare e ci cui la sindaca, in qualità di delegata al Welfare per l’Anci, ha il dovere di occuparsi”.