VOTO DI SCAMBIO POLITICO-MAFIOSO: TRA I TESTIMONI IL DEPUTATO ZICCHIERI (LEGA)

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Voto di scambio politico-mafioso: è iniziato il processo che vede alla sbarra Emanuele Forzan e Raffaele Del Prete

A marzo, nella scorsa udienza che apriva il processo, il collegio del Tribunale composto dal Presidente Gian Luca Soana e dai giudici Fabio Velardi e Elena Nadile si era dichiarato incompatibile con questo procedimento penale. Il motivo stava ne fatto che in tale processo sono compresi, non come imputati, ma come personaggi citati e parti integranti delle prove che si dovrebbero formare in dibattimento personaggi legati all’altro processo, ossia quello dell’inchiesta madre Alba Pontina, nel quale è stato giudicato il Clan Di Silvio capeggiato da Armando detto “Lallà” e a presiedere quel Collegio era proprio il Giudice Soana.

Il nuovo Collegio, ora, si è formato e a presiederlo è stato nominato il Giudice Francesco Valentini. Per tale ragione, oggi 19 aprile, si è celebrata, di fatto, la prima udienza. I due imputati, Forzan e Del Prete, furono arrestati lo scorso 13 luglio 2021 nell’ambito dell’inchiesta che ha portato alla contestazione del voto politico-mafioso riferibile alla campagna elettorale del 2016 a Latina (Comunali).

Come noto, l’imprenditore nel ramo dei rifiuti Raffaele Del Prete è accusato di aver dato soldi ad Agostino Riccardo, ex affiliato al Clan Di Silvio, oggi collaboratore di giustizia, in cambio di voti, attacchinaggio e visualizzazione dei manifesti elettorali in favore di Matteo Adinolfi, indagato anche lui (ma non rinviato a giudizio nel presente processo), attualmente europarlamentare della Lega e, nel 2016, in corsa per diventare consigliere comunale. Carica che, alla fine, raggiunse con 449 voti.

Per l’accusa, Del Prete avrebbe dato in tutto a Riccardo circa 45mila euro. A costituire, secondo inquirenti e investigatori, il ruolo di collettore anche Emanuele Forzan, ex collaboratore di Del Prete e, al tempo delle Comunali 2016, responsabile elettorale per la lista “Noi con Salvini”.

L’inchiesta fu portata a compimento da Direzione Distrettuale Antimafia di Roma e Squadra Mobile di Latina.

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In Aula, oggi, dopo alcune questioni preliminari avanzate dal collegio difensivo riguardo alla società che ha compiuto le intercettazioni finita in una indagine, la trascrizione delle stesse e le documentazioni derivanti dai verbali resi all’Antimafia da Riccardo e dall’indagine parallela “Touchdown”, da cui sono stati stralciati alcune circostanze utili al procedimento odierno. Il Tribunale, respingendo tali eccezioni, ha proceduto a chiedere alle parti la lista dei testimoni, tra cui è spuntato, tra quelli nominati dalla difesa, anche l’attuale deputato della Lega (citato nell’inchiesta “Touchdown”) Francesco Zicchieri. La prossima udienza è stata aggiornata al 10 maggio.

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