Sei serate, oltre mille presenze, 75 artisti coinvolti: il Centro Storico di Fondi torna a splendere grazie all’iniziativa de Il Quadrato Fondi Aps
Si è conclusa domenica 7 settembre, in Largo Ippolito de Medici, allo scoccare della mezzanotte, con l’esibizione del noto sassofonista jazz Paolo Recchia, la Rassegna “Vivila”. Il ciclo di sei passeggiate notturne nel Centro Storico di Fondi, promosso dall’Associazione Il Quadrato Fondi – APS, ha fatto registrare numeri da capogiro, collezionando oltre mille presenze totali nelle serate del 23, 24, 30 e 31 Agosto e nel weekend conclusivo del 6 e 7 Settembre, e ha raccolto apprezzamenti da parte di residenti, commercianti e altre realtà associative del territorio, unitesi con l’obiettivo di scoprire e riscoprire la Città vecchia attraverso l’arte e la bellezza. “Vivila” è stato un esperimento riuscito, ci ha lasciato ricordi ed emozioni uniche.
Anche nell’ultimo fine settimana. Con le tappe di “Sognala” e “Difendila” che hanno chiamato a raccolta tra vicoli e piazzette oltre 350 persone. Sabato 6 Settembre con le melodie di Antonietta Caporiccio alla voce e Sandro Sposito alla chitarra in Piazza Emilio Rosati, prima tappa impreziosita dalle opere della pittrice Emanuela Di Perna che ha esposto tre dipinti evocanti il sogno, sogno come filo conduttore che unisce i lavori, negli occhi di un bambino o in un ricordo lontano. Nell’incantevole scenario della Portella, l’unica porta della vecchia Fondi ancora in piedi, insieme all’esperienza vibrazionale sonora proposta da Antonella Spirito e Matteo De Filippi. Il Duo Resonance, con hand pan, campane in silicio di quarzo, ocean drum e canto armonico ed esteso hanno eseguito suoni ipnotici, liberando bolle di sapone per creare una suggestiva atmosfera. In Via San Gaetano, sotto lo studio del compianto Maestro Sestino Macaro, ascoltando Laura Venditti e Beatrice Macaro, figlia d’arte: un momento musicale intimo e sorprendente, con l’esibizione di un duo quasi imperfetto e per questo straordinariamente affascinante.
La giovanissima violinista Beatrice Macaro, allieva della Maestra Ilenia De Meo, e la sassofonista Laura Venditti, musicista dalla grande sensibilità interpretativa, hanno eseguito un estratto dal celebre “Canone in Re maggiore” di Pachelbel e “What a Wonderful World” di Louis Armstrong. In Vico II Alessandro Manzoni, grazie alle parole della poetessa Federica Sanguigni e della giovanissima Melania Guglietta, con due testi dedicati alla Città: ai versi accorati della prima poesia della Sanguigni ha fatto seguito un racconto della stessa autrice ed infine l’omaggio a Fondi. In Via Cesare Augusto, nell’affascinante Laboratorio del fotografo Vincenzo Bucci, tra le sue collezioni e chicche, le sculture di Peppino Quinto e le tele della pittrice Silvia Iacozza.
La Iacozza ha esposto opere in cui l’arte è portavoce di vissuti, sogni e conforto, un’arte fatta di due anime, una bambina che ricorda sogni perduti e una guerriera sempre alla ricerca di tesori spirituali. La Mostra/confronto tra scultura e fotografia, possibile grazie alla disponibilità degli artisti Quinto e Bucci, ha preso spunto dall’utilizzo delle “lastre”, di vetro o metallo quelle usate per la fotografia agli inizi, di marmo quelle preferite dallo scultore. Un elemento comune in entrambi i campi artistici, che ha permesso di illustrare l’evoluzione dei materiali e delle tecniche artistiche nel corso della storia. Nel delizioso angolo di Via D’Ettorre la voce di Roberta Cardinale e la chitarra di Sandro Sposito per accompagnare la lettura di un testo di Roberta Recchia. Un monologo che diviene cammino di valori e affetti, universo personale in grado di connettersi col mondo, eguagliando l’abitare al cuore.
In Via Sebastiano del Piombo un prezioso intervento di Paolo Fiore, per parlare del sogno e della fondamentale necessità di non smettere di sognare, sognare sempre e comunque: perché il viaggio attraverso una Città è anche il viaggio attraverso le sue lingue, ed a Fondi si sono succeduti il greco, il latino, l’ebraico e il dialetto è intessuto di inflessioni spagnole e francesi. E infine, in Largo Ippolito de Medici, i quadri della talentuosa pittrice Roberta Pannozzo, l’intervento di Simone Nardone e Fabiola Lauretti sul “sogno” Casa della Cultura, con la lettura di un articolo del futuro e un dialogo a due voci per spiegare il Progetto e la trasformazione di una costruzione di cartone che al termine si è aperta per illuminare una Casa, un sogno che va coltivato ancora e ancora, e la voce di Andrea Pestillo, in arte Pestifero, a chiudere la serata con alcuni brani tra cui la sua quotatissima “Pesaro”, uscita nei mesi scorsi.
La serata conclusiva, invece, quella di Domenica, dal titolo “Difendila” ha visto la partecipazione del duo KO.PARTY, Domenico Pernarella alla voce e Valerio Sepe alla chitarra, che hanno dedicato quattro loro inediti al pubblico radunatosi in Piazza Emilio Rosati: “In ogni posto”, “Rose e meteore”, “Il posto in cui abito” e “Corde”.
In Piazza della Repubblica, sulle scalinate del maestoso Santuario della Madonna del Cielo, lo spettacolo offerto da Rosanna Leone e dalle allieve della Dance Academy: “ParkinSONG”, una danza corale il cui centro è il Parkinson che nel suo vortice trascina malato e affetti a lui vicini, con nove corpi di diversa età che hanno generato una danza che è divenuta parola attraverso la mano di un poeta, che ha unito in un abbraccio comune pubblico e danzatrici. In Via Giuseppe Mazzini, a ridosso del “Novocine”, gli interventi storici di Gianfranco Antonetti e Carlo Alberoni, che hanno ripercorso insieme al pubblico la riconquista del Castello e le pagine più belle del teatro popolare fondano, con il commosso ricordo di Nino Canale e altri personaggi della Fondi che non c’è più. In Via Tommaso d’Aquino il violino di Michele Palumbo, con “Sogno” di Schumann e “C’era una volta il west” di Morricone, per enfatizzare la distanza tra il ricordo di una Fondi che è stata e la Città di oggi, tra degrado e abbandono. In Vico II Alessandro Manzoni la “serenata” di Serina Stamegna, accompagnata dal musicista Mauro Bastoni e dal poeta Simone Di Biasio.
Nel ricordo dell’efferato delitto, noto come l’eccidio del pastore di Fondi, raccontato persino da D’Annunzio nel 1910 in “Forse che sì forse che no” prima di divenire un romanzo, “Amore e morte”, di de Libero nel 1951. Nel Cortile di San Simeone la proiezione del cortometraggio “Lockdown” a cura di Tony Annunziata, per l’occasione insieme al protagonista del lavoro, l’attore Daniele Di Fazio, per raccontare l’illusione di sentirci liberi nella realtà virtuale di uno smartphone ed evidenziare l’importanza della realtà autentica. In Piazza Felice Chiusano l’intervento dello scrittore Francesco Grilli, il suo racconto satirico “Istantanea di una notte d’Estate”. In Via Pellegrino, nel cuore del Cardinale, storico quartiere del centro, la musica di Antonietta Caporiccio e Sandro Sposito ha accompagnato l’esposizione di alcune opere di Susanna Papa, scomparsa pochi mesi fa, ricordata attraverso un toccante contributo di sua figlia Amina.
Infine, tappa conclusiva come detto in Largo Ippolito de Medici con i quadri di Emanuela Di Perna raffiguranti Donne, Donne che finalmente hanno iniziato a difendersi, alzando la testa e la voce, libere di essere ciò che vogliono, in ogni colore, forma e possibilità, ed una lettera aperta alla Città di Daniele Mosconi letta da Livio Montesarchio, una Città troppo spesso vittima della propria inettitudine ma dove la speranza di un risveglio resta viva grazie all’umanità della sua Comunità.
La ciliegina sulla torta è stata rappresentata dal fuori programma dell’esibizione del nostro concittadino Paolo Recchia al sassofono, che si è lasciato trasportare dalla piacevole rilassatezza che accompagnava la chiusura della serata con un omaggio a Bruno Martino e alla sua “Estate”, un piccolo “Arrivederci” a tutto il pubblico di “Vivila”, per poi passare alla celeberrima “Tea for Two” di Victor Youmans, pensando già alla prossima Edizione di questo Progetto, tra le bellezze del Centro Storico.
“Vivila” si è rivelato un prodotto culturale indovinato e la rete creatasi tra Associazioni e artisti è già pronta per nuove esperienze.