“VIVA LA RESISTENZA”, IL GRIDO DEL CORESE CONTRO I FASCISTI DI ACCA LARENZIA

Il ragazzo di Cori intervistato da La7
Il ragazzo di Cori intervistato da La7

Alla manifestazione annuale ad Acca Larenzia, tra i saluti romani, è spuntato un giovane di Cori che ha gridato “Viva la Reistenza”

“Viva la Costituzione, viva la Resistenza, me…”. È ciò che ha gridato un passante durante la cerimonia ufficiale in memoria dei due militanti del Fronte della Gioventù, Franco Bigonzetti e Francesco Ciavatta, uccisi davanti la sede in via Acca Larentia nel quartiere Tuscolano a Roma. Stefano Recchioni morì più tardi durante gli scontri con la polizia. Il contestatore è stato poi identificato dalle forze dell’ordine. “Invece che arrestare i manifestanti per apologia di fascismo – ha detto ai cronisti il giovane corese – identificano chi si appella la Costituzione. È giustissimo commemorare le vittime della lotta politica armata ma è inaccettabile che questo diventi Predappio, un raduno di neofascisti, di gente che fa il saluto romano”.

“Mando un abbraccio e faccio i miei personali complimenti al ragazzo di Cori, di cui non faccio il nome per l’apprensione dei familiari – ha scritto su Facebook l’ex Sindaco di Cori, Tommaso Conti – ma che tutti possono riconoscere dai filmati televisivi, per il coraggio mostrato nell’ urlare Viva la Resistenza, Viva la costituzione dinanzi ad una adunata di neofascisti a Roma. Forse si poteva risparmiare quell’ ultima parola, ma mi sembra un peccato veniale rispetto a tutto il resto”.

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