VIOLENZE CONTRO LA MOGLIE DAVANTI AI FIGLI: 4 ANNI DI RECLUSIONE PER MALTRATTAMENTI

Maltrattamenti in famiglia: si è concluso il rito abbreviato per un uomo di 41 anni, E.E. (le sue iniziali), imprenditore edile di nazionalità rumena

Il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina, Laura Morselli, ha condannato alla pena di 4 anni di reclusione, per maltrattamenti in famiglia, un uomo di 41 anni, di nazionalità rumena, residente a Sezze, difeso dall’avvocato Maria Antonietta Cestra. Per l’uomo, tuttora detenuto in carcere per la vicenda di violenze domestiche, il pubblico ministero di Latina Giorgia Orlando aveva chiesto la pena di 3 anni e 3 mesi.

Fu la figlia di 12 anni, a ottobre 2024, a chiamare il numero di emergenza del 112, così da far intervenire i Carabinieri. La ragazzina aveva detto al centralino che il padre stava maltrattando la madre dentro casa. Da lì, scattò l’intervento dei militari dell’Arma che, tramite il cellulare da cui aveva chiamato la minorenne, erano riusciti a trovare l’abitazione a Sezze.

I fatti sono accaduti nella notte tra lo il 31 ottobre e il primo novembre 2024, quando il 40enne, di professione imprenditore edile, fu arrestato con l’accusa di maltrattamenti nei confronti della compagna. Il pubblico ministero Antonio Sgarrella aveva contestato il reato con l’aggravante di aver commesso il fatto in presenza dei figli minori.

Quando arrivarono i Carabinieri a casa, la situazione appariva serena. Dopodiché, sulla base delle dichiarazioni rilasciate dalla parte offesa e dalla minore, il 40enne alla fine fu arrestato. Secondo l’accusa, le aggressioni sono state di natura verbale con una serie di offese e ingiurie da parte dell’uomo all’indirizzo della compagna.

L’uomo, scampato a una prima denuncia della moglie poi rientrata, era comparso davanti al gip Barbara Cortegiano dopo l’arresto, decidendo di avvalersi della facoltà di non rispondere. Il giudice aveva convalidato l’arresto e disposto la detenzione in carcere emettendo una ordinanza di custodia cautelare.

Ogg, 23 ottobre, la pesante condanna dell’uomo, tuttora ristretto in carcere. La ex compagna, invece, si è trasferita in Sicilia dopo la fine della relazione con l’uomo.

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