VIOLENZA SESSUALE ALLA TIK-TOKER MINORENNE, L’AMICO SCAGIONA L’IMPUTATO

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Violenza sessuale su una minorenne di 17 anni, è ripreso il processo a carico del giovane latinense arrestato ad aprile 2024

È ripreso il processo, davanti al II collegio del Tribunale di Latina, presieduto dal giudice Elena Nadile, nei confronti del 26enne di Latina, Alessio Buda, difeso dall’avvocato Marco Nardecchia. Il giovane, su cui gravano il divieto di avvicinamento alla persona offesa, il braccialetto elettronico e l’obbligo di dimora a Latina, è accusato di violenza sessuale aggravata su minore, una ragazza che sarebbe stata palpeggiata mentre era intenta a fare un video da trasmettere sulla nota piattaforma social “Tik Tok”.

A testimoniare, nella giornata odierna, il ragazzo, amico dell’imputato, presente nella sera in cui si sarebbe consumata la violenza sessuale vicino alle Poste di Latina, in Piazzale dei Bonificatori. Il giovane ha spiegato di conoscere la ragazza che sarebbe stata palpeggiata dall’imputato. “Quel venerdì sera, ci siamo visti con Alessio. Abbiamo incontrato le ragazze sotto l’Intendenza di Finanza, le abbiamo salutate e poi ci siamo spostati insieme sotto le Poste. Siamo stati lì una mezz’ora. Poi abbiamo iniziato a giocare io e Alessio, stavamo giocando spingendosi e per sbaglio Alessio si è aggrappato alla spalla della ragazza. Dopo,, non è successo niente, ci siamo salutati. Siamo stati insieme una mezz’ora, non c’è stata nessuna discussione”.

L’avvocato difensore ha deposito anche un audio del testimone in cui avrebbe detto alla ragazza dell’imputato che non sarebbe successo nulla tra l’imputato e la vittima.

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L’arresto del giovane risale al 24 aprile 2024. All’esito di articolate indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Latina, i Carabinieri della Stazione di Latina avevano tratto in arresto Buda.

Le investigazioni dei Carabinieri avevano avuto origine a seguito della denuncia da parte della vittima, che aveva riferito ai militari dell’Arma di come, dopo aver raggiunto alcuni amici in centro, in Piazzale dei Bonificatori, e iniziato a girare contenuti video per la propria pagina social, era stata raggiunta dal giovane che, cogliendola alle spalle, dapprima l’avrebbe palpeggiata, per poi infilare la mano nei pantaloni. Il giovane l’avrebbe avvicinata quando la minorenne si era allontanata dal gruppo di amici per girare i video e pubblicarli su Tik Tok. È qui che sarebbe scattato l’approccio del 26enne che conosceva solo di vista la ragazza.

Alle resistenze della vittima, che aveva tentato di divincolarsi, l’uomo avrebbe afferrato la ragazza per il braccio tirandola a sé, infilandole una mano sotto la maglietta nel tentativo di palpeggiarla e rivolgendole apprezzamenti volgari. Solo le urla della vittima, che avevano fatto avvicinare altri giovani presenti sul luogo degli eventi, avrebbero fatto desistere dalle sue intenzioni l’uomo, che si era allontanato facendo perdere le proprie tracce.

Una ricostruzione confermata in parte dalla minorenne interrogata a novembre, in aula. La 17enne, infatti, aveva detto che, dapprincipio, il 25enne aveva tentato di infilare le mani nel leggins, dopodiché aveva provato ad alzare la felpa. La ragazza, alla domanda del Pm e dell’avvocato difensore, non aveva però riferito chiaramente di essere stata palpeggiata nelle parti intime.

Il processo riprenderà il prossimo 7 novembre con l’esame dell’imputato.

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