Altra tegola da quasi 300.000 euro rischia di cadere sulle casse comunali. La vicenda è quella relativa ai lavori di Villa Prato, uno degli appalti finiti al centro dell’inchiesta Tiberio e per il quale, a seguito del ciclone giudiziario del 2017, il Comune di Sperlonga ha perso il finanziamento da un milione di euro. Ora la società Ales del Ministero della Cultura ha citato in giudizio il Comune di Sperlonga, chiedendo la restituzione della prima rata di finanziamento già erogata, pari a 271.000 euro.
“Durante la commissione congiunta che si è svolta venerdì scorso – spiega la consigliera comunale di opposizione Carla Di Girolamo (Sperlonga Cambia) -, siamo venuti a conoscenza dell’ennesimo contenzioso che grava sulle casse comunali. Lo stato di salute dei conti pubblici continua a preoccuparci e il contenzioso continua a essere un buco nero che divora risorse che potrebbero e dovrebbero essere destinate a migliorare i servizi.
Sul fronte del contenzioso e delle spese legali il nostro gruppo consiliare porta avanti da anni una battaglia di trasparenza. Nel 2016 il Sindaco Cusani prometteva un dossier per monitorare questa voce di spesa. Quel dossier – continua Di Girolamo – non ha mai visto la luce e la spesa relativa al contenzioso è finita sotto la lente della Corte dei Conti. Per questo motivo, davanti alla notizia dell’ennesimo tegola che rischia di cadere sul bilancio comunale, abbiamo chiesto alla Responsabile del Servizio Finanziario gli atti relativi alla vicenda del finanziamento di Villa Prato e un elenco dettagliato di tutti i contenziosi in cui è parte il Comune di Sperlonga.
Il Sindaco Cusani continua a parlare di città giusta, ma una città giusta è quella che offre servizi e risposte ai cittadini. A Sperlonga, nonostante i pomposi annunci, non c’è una biblioteca comunale, gli spazi di aggregazione e di ritrovo sono ridotti al minimo, non si investe abbastanza in sport, cultura e disabilità, il servizio di trasporto pubblico locale fa acqua da tutte le parti e gli uffici non hanno personale. Una gestione corretta e trasparente delle finanze pubbliche – conclude la consigliera comunale Carla Di Girolamo – significa più risorse da investire in servizi, sviluppo, giovani e famiglie. Questa sarebbe una città giusta”.