Esplosione della villa ad Aprilia, l’ex consigliere comunale Giovanni Raffa non è in pericolo di vita. Le indagini proseguono
Il tenente colonnello dei carabinieri del reparto territoriale di Aprilia, Paolo Guida, davanti alla villetta crollata ieri sera ad Aprilia, in provincia di Latina, ha fatto oggi il punto sulle indagini. “Attraverso l’aiuto dei vigili del fuoco abbiamo subito capito che la causa poteva essere collegata ad una fuga di gas. La modalità della deflagrazione, la potenza e la distanza dei detriti permetteranno di comprendere anche le dinamiche dello scoppio che ha portato al decesso di tre persone. Uno degli elementi da valutare è l’alimentazione, gestione e manutenzione dei bomboloni del Gpl. Oltre a questo ogni altra ipotesi va valutata con la giusta attenzione.
Da ieri abbiamo soccorso i feriti, in seconda battuta supportato il cordoglio dei parenti e poi abbiamo sviluppato attività investigative che stanno andando avanti. Il prossimo step è l’esame autoptico e successivamente le salme saranno messe a disposizione della famiglia, i tempi ancora non li sappiamo ma faremo in modo che il dolore di queste persone non abbia ulteriore strazio. Le condizioni del ferito intanto sono in miglioramento e non è in pericolo di vita”.
L’esplosione della villetta che ha causato la morte di Laura Di Petrillo, 73 anni, della nipote di 11 anni, Carlotta Marinanangeli, e della inquilina, Ornella Clementini, ha causato dolore e choc in tutta la città di Aprilia.
Nell’onda d’urto della deflagrazione, Giovanni Raffa, di 79 anni, – che ha perso la moglie Laura e la nipote Carlotta – è stato scaraventato all’esterno. Uno sbalzo che gli ha salvato la vita, mentre le due donne e la bambina sono rimaste schiacciate dalle macerie, trovandosi bloccate tra le mura della casa che è crollata giù.
Sotto il coordinamento della Procura, Carabinieri e Vigili del Fuoco stanno cercando di ripercorrere ciò che è successo alle 17,30 di ieri, 16 dicembre, quando il boato dell’esplosione è stato sentito fino sulla strada statale Pontina. Sotto la lente ci sono le operazioni di rifornimento del bombolone del gas, effettuato solo qualche ora prima dell’incidente. È ancor una ipotesi, ma potrebbe essere andato qualcosa storto ed è probabile che gli operatori della ditta verranno ascoltati nelle prossime ore o nei prossimo giorni. Una delle prime ipotesi è che una fuga di gas abbia saturato uno dei locali provocando l’esplosione. Intanto, già da ieri, l’abitazione e tutte le sue pertinenze sono sotto sequestro.