L’Amministrazione comunale replica alla consigliera d’opposizione Silvi: “Si agisce nella legalità e nella trasparenza”
“In questi giorni la Consigliera Germana Silvi sta perpetuando una crociata, demagogica e strumentale, nel nome della legalità e della trasparenza amministrativa. Oltre a svariati articoli e post, alcuni dei quali al limite della diffamazione, pubblicati da alcuni membri dell’opposizione e da personaggi oggi loro affini, è pervenuta una sua nota in cui, partendo da presupposti che non attengono all’attività dell’Amministrazione quali un giudizio del Tar e un provvedimento del Tribunale penale non definitivo, la Silvi formula una interpellanza e una richiesta di accesso agli atti.
Per quanto attiene al giudizio presso il Tar di Latina, da una lettura del provvedimento emesso qualche tempo fa, si evince chiaramente che il tribunale si riserva di decidere in altra udienza richiedendo alle parti l’integrazione di documentazione e precisamente:
1. Documentazione concernente gli aspetti penali della vicenda utilizzata e valorizzata nell’ordinanza di demolizione impugnata;
2. Relazione del Comune sui fatti contestati nel gravame;
3. Relazione del consulente del Pubblico Ministero.
Nel merito delle richieste si fa notare quanto segue: punto 1 e 3: la documentazione concernente gli aspetti penali fa parte di un fascicolo del Tribunale di Latina che non è in possesso dell’ufficio tecnico. A seguito di richiesta formulata da quest’ultimo ufficio al proprietario, lo stesso ha consegnato all’ente copia della relazione del consulente tecnico della Procura di cui sopra. L’ufficio non è autorizzato a rilasciare atti contenuti in un fascicolo giudiziale ancora pendente fino a definizione dello stesso. La pendenza del giudizio termina con una sentenza passata in giudicato.
Allo stato la sentenza di primo grado deve essere ancora motivata e l’imputato ha tutto il diritto di appellarla. Punto 2: la relazione comunale e i documenti richiesti dal TAR di Latina nell’ordinanza di rinvio sopra citata, verranno depositati entro la data fissata per la prossima udienza e comunque in tempi utili per la definizione del giudizio. Al termine del procedimento amministrativo gli interessati potranno accedere agli atti direttamente presso il TAR di Latina o anche presso l’ufficio tecnico comunale.
Da quanto spiegato si evince che la richiesta della consigliera Silvi non ha nulla a che vedere con l’attività amministrativa, ma è soltanto un atto di propaganda politica di basso livello. Essa tende infatti all’ottenimento di documenti non provenienti dagli uffici comunali per darli in pasto alla stampa e sui social.
Giova precisare che il provvedimento penale cui si fa riferimento è una sentenza di primo grado e, come affermato dal Ministro della Giustizia e dalla Presidente del Consiglio con riferimento ad autorevoli componenti del governo, la Costituzione italiana presuppone l’innocenza fino al terzo grado di giudizio.
Sarebbe molto facile rammentare alla Silvi che il suo stesso partito mantiene al governo persone con condanne di primo grado attinenti non alla sfera privata familiare o reati edilizi, ma a reati ben più gravi comprese truffe nei confronti dello Stato. Questa amministrazione agisce verso tutti i cittadini con gli stessi principi e si attiene e si atterrà in futuro alle sentenze definitive della magistratura sia penale che amministrativa.
Ad oggi le numerose richieste rivolte all’amministrazione di procedere all’acquisizione del bene immobile oggetto della causa sono soltanto strumentalizzazioni. La Silvi sa molto bene che nelle more di due procedimenti amministrativo e penale non si può dar luogo ad alcuna demolizione e tantomeno ad alcuna acquisizione del bene al patrimonio dell’ente. Prima di demolire, infatti, ci sarà una sentenza di primo grado del TAR e gli eventuali altri due gradi di giudizio, mentre prima di acquisire il bene, la sanzione accessoria irrogata dal Tribunale di Latina dovrà essere confermata dalla Corte d’Appello di Roma prima e dalla Corte di Cassazione poi.
Ad oggi pertanto l’ente non ha alcun potere di azione e non per favoritismo, bensì per il rispetto delle procedure. Non ultimo giova ricordare alla consigliera Silvi che lei e tutti gli altri consiglieri di minoranza, ad eccezione di uno astenuto, hanno votato la fiducia alla presidente del consiglio Tebaldi, con tanto di discorso accompagnatorio con il quale la Silvi elogiava la Tebaldi e affermava di essere disinteressata alle vicende giudiziarie riguardanti la sfera privata del marito della presidente e che stava votando la persona. Stessa cosa fece Evaristo Silvi il quale oggi, in modo offensivo e irrispettoso risponde alla presidente del consiglio, in un consiglio comunale pubblico e in diretta streaming, con parole quali: “Io con te non ci parlo, stai zitta perché non ti riconosco come presidente”.
Come mai tutto questo accanimento attuale quando nel giugno 2022, nonostante le vicende giudiziarie fossero già iniziate da oltre 4 anni, venne accordata la fiducia alla Presidente?
Come mai solo oggi si tira fuori la “questione morale” berlingueriana, quando nel giugno del 2022 il Consiglio comunale all’unanimità votava la Tebaldi Presidente del Consiglio?
Il tema è che non esiste nessuna questione morale, che non è cambiato nulla nelle convinzioni reali espresse nel 2022 dai consiglieri di minoranza, sono cambiati invece i consulenti politici della minoranza, è cambiata la strategia politica della minoranza, tesa a colpire duro, costruire fantasmi, insinuare il dubbio, screditare l’avversario politico, con lo scopo di racimolare qualche misero consenso in più, non avendo in mano altri concreti argomenti di cui parlare.
A nostro avviso, i consiglieri di minoranza e in particolare i consiglieri Silvi non hanno ancora capito che per amministrare una città occorre proporre, prendere iniziative, collaborare, essere portatori di idee. Invece continuano imperterriti a seguire una linea che li porterà ad essere ancora più marginali nello scenario politico locale”.