VILLA ABUSIVA A CORI, LA MINORANZA INSISTE: “LA RICOSTRUZIONE DELL’AMMINISTRAZIONE NON CONVINCE”

Villa Dallas
Villa "Dallas"

La vicenda della villa abusiva, ormai conosciuta come “Villa Dallas”, di proprietà della famiglia della presidente del Consiglio comunale Annamaria Tebaldi continua ad essere all’attenzione delle minoranze.

“Non potrebbe essere altrimenti – confermano i consiglieri comunali di minoranza Germana Silvi, Aristide Proietti e Evaristo Silvi – perché siamo di fronte ad un fatto grave, gestito in modo nebbioso. La questione travalica le questioni giudiziarie amministrative ancora aperte, e quelle penali concluse con la prescrizione ma che hanno lasciato sul campo un’ordinanza di confisca. La questione ormai ha assunto una dimensione politica e non perché sia stata “strumentalizzata” dalle Minoranze, come vorrebbe far credere la Maggioranza. Bensì perché l’abusivismo della casa di famiglia della presidente del consiglio trascina con sé, per forza di cose, scelte poco limpide dell’Amministrazione e degli Organi di governo.
È indicativo che il sindaco De Lillis abbia affermato, in piazza, che il problema non interessa ai cittadini di Cori.

È indicativo che l’Ufficio Urbanistica venga popolato con dipendenti assunti con sistema fiduciario dal sindaco stesso, salvo poi, a meno di un mese, doverli revocare perché coinvolti in presunti atti minatori contro gli organi istituzionali di un altro comune.

È indicativo che la Consigliera Tebaldi, in qualità di Presidente del Consiglio Comunale, infrangendo il proprio ruolo di garante delle prerogative di tutti, si permetta di scrivere a tutto il Consiglio accusando il Capogruppo di Minoranza, Evaristo Silvi, di “inadeguatezza” e chiedendo di “designare un nuovo capogruppo”. Non solo, mette in dubbio, per iscritto, l’operato delle minoranze e lo definisce “affannosa corsa all’ostruzionismo che non la porterà da nessuna parte”. E, per finire, invia, deliberatamente, tale nota e la fa pubblicare su Facebook. Per questi comportamenti, ci auguriamo, la Prefettura abbia provveduto ad ammonire la Presidente Tebaldi, come richiesto da tutte le Minoranze.
E ci auguriamo che, la Presidente del Consiglio raccolga spontaneamente la richiesta di dimissioni, più volte portata alla discussione dell’aula e mai approvata, per dare un segnale di rispetto dei valori etici e di trasparenza di questa amministrazione”.

Le ultime battute di questa vicenda riguardano il ricorso, pendente ancora davanti al TAR, promosso dal proprietario, marito della Presidente del Consiglio, contro l’ordinanza di demolizione dell’abuso, nel quale l’Amministrazione non si è costituita, ed anche questo è indicativo. Ma il Tribunale Amministrativo ha comunque chiamato in causa gli Uffici comunali, chiedendo di spiegare molte cose poco chiare, e una puntuale relazione nella quale “prendano motivata posizione” sui fatti: se si tratti di un abuso realizzato, tra l’altro, in assenza di autorizzazioni.

Dopo mesi, come Minoranze abbiamo finalmente avuto accesso agli atti urbanistici, ad una parte degli atti dei procedimenti penali ed alla relazione che la responsabile dell’Ufficio urbanistico avrebbe inviato al TAR. Una relazione, che, ad avviso delle Minoranze, presenta una errata e parziale ricostruzione della vicenda.

Innanzitutto non è giustificabile che questa relazione non sia suffragata da un sopralluogo, mancanza giustificata dalla responsabile dell’Ufficio Urbanistica, l’ing. Junior Annalisa Tognin, con il fatto che la villa e tutta l’area siano ancora sotto sequestro. È inspiegabile (oppure lo è?) che la responsabile dell’ufficio Urbanistica non abbia chiesto l’autorizzazione per il sopralluogo: aveva tutti i titoli e tutto il tempo per farlo. Non solo, sembrerebbe che non si sia fatta neanche una semplice passeggiata intorno ai luoghi, perché non rileva neanche le incongruenze tra ciò che è stato costruito e i progetti sulla carta.

Cosa altrettanto grave è che la responsabile dell’Ufficio Urbanistica sembrerebbe non aver inviato al TAR, come richiesto, tutta la documentazione penale come il decreto di sequestro preventivo, la relazione del CTU e l’Ordinanza di confisca emessa nel procedimento penale.
Viene il dubbio che questa ulteriore mancanza possa essere dettata dalla presenza di informazioni che possono contraddire la ricostruzione della Responsabile Tognin.

Ad esempio, dalla ricostruzione della Tognin sembrerebbe che l’autorizzazione sismica non sia stata oggetto dei controlli a campione da parte del Genio Civile, mentre negli atti penali vengono ricostruite nel dettaglio le numerosi fasi dell’esame da parte del Genio Civile della documentazione, sempre carente, tanto che l’autorizzazione sismica non è mai stata rilasciata.

Di questo e altro abbiamo chiesto chiarimenti e documenti da mettere a disposizione non solo dei Consiglieri di Minoranza, ma anche e soprattutto del TAR, per evitare che in assenza di documentazione essenziale, il Giudice amministrativo possa essere indotto ad assumere decisioni poco corrette.

È evidente che la questione di quella che doveva essere una falegnameria, ed ora è una villa a tre piani, nasce da lontano. Il primo progetto sembrerebbe del 2008, e dalla documentazione sembrerebbe già una situazione fumosa: da una parte si parla di un fabbricato ad uso artigianale di un solo piano fuori terra, dall’altra di un fabbricato con due piani fuori terra. Ma nessuno, dal 2008 ad oggi, ha rilevato nulla”.

“Né la Polizia Giudiziaria, né i responsabili, né gli assessori, né i sindaci che si sono succeduti. L’unica cosa certa è che l’attuale sindaco è stato sempre presente in questi 17 anni, perché già nel 2007 era nei banchi della maggioranza con il ruolo di assessore al bilancio e, forse, è stato l’elemento che ha garantito la continuità nella gestione. Anche l’assessore Elisa Massotti, ormai in carica dal 2017, non ha mai preso posizione sulla vicenda, e sarebbe lecito chiedersi se si sia mai interessata. Il tutto conferma la dimensione politica di questa vicenda. E possiamo garantire che, diversamente da quanto afferma il sindaco, la questione interessa molto i cittadini onesti”.

Articolo precedente

VENTOTENE, DEVASTANTE INCENDIO: MINACCIATE ANCHE CASE E STRUTTURE TURISTICHE

Articolo successivo

UNIVERSITÀ, FDI LATINA: “AUMENTO RISORSE POSITIVO PER IL POLO PONTINO”

Ultime da Politica