L’11 luglio i sindaci dei Comuni costieri del Golfo di Gaeta – Cellole, Sessa Aurunca, Minturno, Formia e Gaeta – inviarono un’informativa sugli scarichi inquinanti del fiume Liri Garigliano rivolta al Ministro dell’Ambiente Sergio Costa, alle Procure di Santa Maria Capua Vetere e Cassino, ai Governatori di Lazio e Campania, agli assessori di riferimento, alle autorità ambientali e di bacino e, infine, ai presidenti della provincia di Caserta e Latina. Ieri, invece, un brusco risveglio con l’attentato ai danni dell’attivista del gruppo Big Brother Ambiente e Animali Giuseppe Vitale di Cellole.
Come riporta paesenews.it, ieri, 13 agosto, è andata a fuoco l’automobile di Vitale, una Fiat Marea che era parcheggiata nel deposito dell’associazione ambientalista sulla via Domiziana nella frazione di Casamare.
Tutto lascia pensare a un messaggio vero e proprio indirizzato a Vitale poiché solo la sua auto è stata colpita, nonostante ci fosse a ridosso di essa un canneto che invece è rimasto integro.
Giuseppe Vitale, con il gruppo di Big Brother, da tempo combatte per la salvaguardia dell’ambiente in una terra difficile come quella al confine tra Lazio e Campania, producendo documentazione per organi istituzionali e d’informazione. Le ultime denunce hanno riguardato proprio l’inquinamento del fiume Garigliano, i canali di bonifica, gli scarichi abusivi tanto è che le Istituzioni si sono attivate con sanzioni e sequestri.
La proposta dei sindaci indicava, per l’appunto, la costituzione di un tavolo che avanzasse azioni unitarie sull’inquinamento del Garigliano, un problema che, scrivevano i sindaci a luglio, ostacola e a volte compromette lo sviluppo sostenibile del territorio del basso Lazio e dell’alta Campania.
Lo scopo dell’informativa dei primi cittadini è di invitare le Autorità competenti ad intraprendere ogni azione a tutela della salute pubblica e dell’ambiente, oltreché a sottolineare la necessità di mappare tutte le attività presenti nell’area del Garigliano evitando possibili scarichi abusivi ed evidenziando possibili criticità ambientali di natura tossica.
Da ieri, l’invito alle autorità competenti, a cominciare dal Ministro Costa, è ancora più pregno di significato considerata la pericolosità per chi si impegna in un certo tipo di battaglie e in un certo tipo di contesti.