I concorsi dei vigili urbani a Formia finiscono di nuovo sotto la lente della politica, Villa: “Ne abbiamo la certezza, non si devono fare”
“Se avevamo dei dubbi, dopo il consiglio comunale di ieri, 5 luglio 2024, abbiamo solo certezze: in quei due concorsi di vigili urbani banditi dal comune di Formia, l’11 ottobre 2022, qualcosa è andato storto, sono stati rovinati i piani di qualcuno, insomma quei concorsi hanno creato scompiglio e a oggi, parafrasando don Rodrigo, questo concorso” non s’ha da fare”.
Durante il consiglio comunale di ieri, infatti, alla nostra domanda in merito alle diverse procedure rimaste in sospeso per assunzione del personale al Comune di Formia, il dirigente Daniele Rossi ci ha confermato che i due concorsi per i vigili urbani, quelli banditi due anni fa, e le cui prove orali sono state bloccate improvvisamente senza alcuna spiegazione il 26 marzo 2024, sono “congelati”, addirittura si è chiesto un parere sulla loro regolarità al Ministero, perché sono pervenuti degli esposti, a detta del dirigente, “esposti fondati”.
Quei due concorsi vedono tra i partecipanti figli e amici di politici illustri, sono stati da sempre sotto la lente di ingrandimento e forse proprio per questo hanno creato tutto questo caos. Sta di fatto che il comune di Formia con l’amministrazione Taddeo-Cardillo Cupo non è riuscita a portare avanti delle banali e ordinarie procedure concorsuali; pensate una per assumere un semplice vigile e l’altra per assumere sempre un vigile di categoria superiore, un D, un funzionario. E forse proprio quest’ultimo bando ha creato qualche grattacapo in più, qualche problemino ad una graduatoria che non combaciava probabilmente con le desiderate.
Il ricorso al bando è stato fatto sulla valutazione dei titoli, quindi proprio sull’accesso al concorso stesso, i concorrenti hanno già espletato la prova scritta e a 48 ore dalle prove orali sono stati bloccati. In finale, a oggi, dopo quasi due anni, il comune resta senza assunzione, senza funzionario in un comando di vigili completamente allo sbando. Il concorso resta un mistero, da ieri sera, non più un mistero della fede, ma un mistero di una storiella politica, la solita sulla quale non ci si è “messi d’accordo” e quindi ci si fa la guerra…una vera guerra tra bande. E il cittadino, anche quello pro amministrazione, paga. E strapaga come sempre”.
Così, in una nota, la consigliera comunale Paola Villa (Un’Altra Città e Movimento Cinque Stelle).