VIABILITÀ A FORMIA, L’INTERVENTO DEI “DEM”: “BASTA ANNUNCI, SI AFFRONTI IL TEMA CON SERIETÀ”

Formia
Formia

“Basta annunci: si affronti seriamente il tema della viabilità in Consiglio Comunale”, a intervenire il Partito Democratico di Formia

“Senza un intervento serio sulla viabilità, non è possibile nessuno sviluppo per la nostra città. Eppure, si continua a trattare questo tema con una leggerezza inaccettabile.

La conferenza di Fratelli d’Italia sulla Pedemontana è sembrata l’ennesimo cortocircuito, se non una vera e propria presa in giro per la città.

Negli scorsi mesi, quando in Consiglio comunale abbiamo portato il tema della viabilità e chiesto anche aggiornamenti sul progetto, il Sindaco ha risposto: “ne parleremo quando ci sarà qualcosa di concreto”. Peccato che pochi giorni prima ANAS aveva presentato il progetto definitivo al Ministero per la valutazione d’impatto ambientale. Delle due, una: o il Sindaco ne era a conoscenza e ha scelto di non informare il Consiglio, oppure non lo sapeva. In entrambi i casi, è grave.

Ancora più grave è che il Comune non abbia presentato osservazioni. D’altronde le proposte inviate con Gaeta per estendere il tracciato al nuovo ospedale e all’area di Sant’Agostino erano state già ignorate in sede di progetto di fattibilità. I sindaci del comprensorio sembrano del tutto tagliati fuori da questo progetto, così come le necessità del territorio.

Fino ad oggi su nessuna delle criticità sono arrivate risposte certe. Nulla sulla copertura finanziaria, stimata in oltre 530 milioni, con un costo destinato a salire. Nessuna chiarezza sull’impatto ambientale, che potrebbe rivelarsi rilevante vista l’interferenza con aree di pregio ad alta vulnerabilità, interessate da falde e risorse idriche. Si parla di espropri senza conoscerne l’entità o i tempi. Nessuna verifica reale sulla fattibilità di un’opera lunga 8,9 km, da via Pietra Erta a Vindicio, di cui oltre cinque in galleria. Di definitivo non sembra esserci davvero nulla. E, soprattutto, perché di tutto questo non si parla nelle sedi istituzionali?

Il rischio concreto è quello di riportare Formia dentro una discussione che dura da più di trent’anni e che finora non ha mai portato a nulla, se non distogliere l’attenzione da una situazione della viabilità insostenibile. Con un’aggravante: oggi la situazione è peggiore. La città è paralizzata, il traffico condiziona ogni cosa e a farne le spese sono i cittadini di Formia. Alla luce di tutto questo, è ancora ragionevole insistere su un’opera che forse non vedrà mai la luce?

Nel frattempo non possiamo restare fermi: da anni chiediamo invano che il Comune stanzi risorse in bilancio per dotarsi finalmente di un Piano Urbano del Traffico, strumento obbligatorio per legge e indispensabile per una reale programmazione della viabilità. Solo con il PUT è possibile affrontare la mobilità in modo organico, intervenendo sulle criticità e definendo priorità a breve, medio e lungo termine.

E allora ripartiamo da qui. Formia ha bisogno di una strategia. Serve regolare l’attraversamento della città da parte dei mezzi pesanti, pretendere risposte sul traffico generato dal porto commerciale. Abbiamo già chiesto al Comune di aprire un tavolo con l’Autorità Portuale. Anche questa proposta non è mai stata presa in considerazione. Eppure, il traffico merci legato al porto non può continuare a scaricarsi su una viabilità già al limite.

È necessario riportare al centro del dibattito sia la realizzazione di nuove opere, come la rotatoria di Acqualonga, di Vindicio o quella di Olivastro Spaventola, sia la revisione e l’ottimizzazione di quelle già esistenti. Ci sono infrastrutture che, se migliorate, possono contribuire — anche se in parte — ad alleggerire il traffico e rendere la viabilità più efficiente, senza attendere interventi di grande portata.

La verità è che la rete viaria di Formia, oggi, è insufficiente e strutturalmente inadeguata a reggere il carico che subisce. Forse non esiste una soluzione semplice, ma almeno si cominci ad occuparsene”.

Così, in una nota, il Partito Democratico di Formia.

Articolo precedente

13 ANNI SENZA FERROVIA A TERRACINA, L’INTERVENTO DI LEGAMBIENTE

Articolo successivo

DISCARICA DI SANT’APOLLONIA, APRILIA LIBERA: “NON CI ARRENDIAMO E CI OPPONIAMO A QUESTO PROGETTO”

Ultime da Politica